Il mese di ottobre si è chiuso con giornate particolarmente miti, più consone al mese di settembre che al mese di novembre alle porte, è quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

“Il caldo anomalo ha caratterizzato quasi tutto il mese di ottobre – afferma Salvatore Quattrocchi dell’ Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – e addirittura in apertura avevamo registrato massimi termici quasi record per la serie ultracentenaria dell’Osservatorio Geofisico: il giorno 1, infatti, la colonnina di mercurio era risalita fino a 27°C. Valore estivo, tipico di fine giugno, ma non record: nel lontano 1888, si sfiorarono i 30°C: 29.6°C il giorno 3. Notevoli anche i 28°C dell’11 ottobre 1997”.

Da un punto di vista climatologico, tuttavia, non hanno gran peso le punte giornaliere di caldo, bensì le medie mensili ed è da questo dato, infatti, che emerge che l’ultimo mese di ottobre, con 17.3°C di valore medio di temperatura, si inserisce al 2° posto tra le ottobrate più calde della banca dati dell’Osservatorio Geofisico Universitario.

“L’ottobre più caldo in assoluto è molto recente: appena 5 anni fa la temperatura media del mese fu di 17.9°C, quasi 4°C sopra al valore normale. Ottobre 2006 segue un mese di settembre che è stato tra i ‘Top ten’ dei più caldi dal 1860, ma ciò che più preoccupa – continua Salvatore Quattrocchi – è che siamo pure tra le ‘Top ten’ come temperature medie del periodo gennaio-ottobre e che la classifica è sovraffollata di anni recenti”.

Sul fronte delle precipitazioni le cose non vanno meglio: nel mese che dovrebbe essere il più piovoso per la nostra città sono caduti appena 11.5 mm di pioggia, vale a dire circa 1/7 del normale.

“Ottobre tiepido ed asciutto, dunque – prosegue Salvatore Quattrocchi dell’ Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – in tanti si chiederanno dov’è la “brutta notizia”, ma la risposta è presto detta: il ripetersi sempre più frequente di lunghi periodi con temperature oltremodo alte ed il regime discontinuo delle precipitazioni sono segni di un clima che cambia, e sono in linea con gli scenari previsti dai modelli matematici per il clima di questo secolo, scenari nient’affatto rassicuranti. La natura, insomma, ci sta mandando sempre più spesso dei ‘segnali’, resta a noi tutti il compito di coglierli o la responsabilità di ignorarli”.

Questo freddo inizio di novembre è ben poca cosa rispetto alle anomalie di caldo appena concluse, basti pensare che le temperature massime di oggi, con oltre 13°C, superano il valore normale della prima decade di novembre e che già dall’inizio della prossima settimana le temperature torneranno di alcuni gradi sopra la norma, soprattutto in montagna. Sono gli effetti di un anticiclone mediterraneo che ci farà presto fare i conti con nebbie e accumulo di inquinanti.