Api, Ascom Confcommercio,Cna,Confcooperative, Confesercenti,Fam, Lapam Licom Federinpresa, Lega Coop in rappresentanza della piccola e media Impresa Modenese, riunitesi in CCIAA giovedì 7 dicembre esprimono le seguenti considerazioni sulla manovra finanziaria 2007.

La manovra finanziaria per il 2007 ha come scopo quello di rimettere i conti pubblici in linea con quanto richiesto dall’Unione Europea, al fine di riportare il rapporto deficit-PIL sotto il 3% come previsto dal patto di stabilità.
La manovra appare sbilanciata dal lato delle maggiori entrate a scapito dei tagli di spesa. Non mette sotto controllo la spesa strutturale del comparto pubblico con il rischio di deprimere la crescita economica e di dilatare la spesa stessa.

Una finanziaria che premia le grandi imprese, produce forti distorsioni economiche e ignora oltre 5 milioni di piccole e medie imprese che in questi anni hanno garantito l’ occupazione (72% sul totale) e la tenuta sociale ed economica del Paese

La legittima lotta all’ evasione fiscale, sembra non riguardare il sommerso, l’elusione delle grandi imprese, gli sprechi nella pubblica amministrazione, la lotta al lavoro nero e all’abusivismo; si respinge a priori l’idea che solo nel mondo della piccola e media Impresa si annidi la grande parte dell’ evasione fiscale.
Il giudizio su questa manovra è critico in quanto rimangono fortemente insufficienti le misure a favore della competitività e del sostegno al mondo della piccola e media impresa. Anche la riduzione del cuneo fiscale pur andando nella giusta direzione, non è sufficiente come elemento di rilancio e sviluppo delle imprese.
Ulteriore elemento di preoccupazione per le ricadute negative che la manovra potrà avere è costituito dai tagli che la finanziaria prevede per gli Enti Locali, con il rischio concreto di determinare un aumento preoccupante dell’ imposizione locale a danno delle imprese e dei cittadini.
Ciò andrebbe ulteriormente ad aggravare un quadro impositivo che per la Ns. Provincia è già critico, considerando che su questo territorio la pressione tributaria, nel periodo 1995 – 2004 ha registrato un aumento del 92,46% ,con un incremento pro – capite di 282 €. (da 305 a 587 €).
Gli Enti locali anche a fronte di una auspicata scelta di non procedere ad aumenti impositivi, vedranno comunque aumentare le entrate, in quanto il dettato della finanziaria introdurrà:
– la sostituzione delle deduzioni Irpef con le detrazioni d’imposta che porterà ad un aumento della base imponibile; l’anticipo del versamento di alcuni tributi locali che incideranno positivamente sulla liquidità, (ICI e addizionale comunale Irpef);la futura revisione degli estimi catastali che, a parità di aliquote, aumenteranno le entrate relative alle imposizioni sugli immobili.

Le sottoscritte Associazioni Imprenditoriali, esprimono:
Apprezzamento
– in relazione al recente pronunciamento espresso da parte della Provincia di Modena di non voler procedere ad aumenti per il 2007, intervenendo su una razionalizzazione della spesa e mantenendo invariata l’imposizione.
Preoccupazione
-in relazione alla delibera della Regione Emilia Romagna che introduce un aumento dell’ addizionale irpef dell’ 0,5% (pur rilevando alcuni positivi interventi a sostegno delle imprese quali ad esempio il mantenimento di stanziamenti sui nodi strutturali e le innovazioni di sistema, ma anche rimarcando una assoluta scarsità di risorse sul fondo per la montagna e sul turismo);
– sulle possibili applicazioni della tassa di scopo in quanto si corre il rischio di far ricadere sulle imprese e sui cittadini oneri finalizzati ad azioni che già dovrebbero essere ricompresi nell’ambito della fiscalità generale.

Chiedono pertanto
espressamente ai Comuni della Provincia di Modena di seguire l’esempio dell’ Amministrazione Provinciale evitando di introdurre ulteriori aggravi impositivi sulle imprese e sui cittadini, agendo sulle voci di razionalizzazione e di riduzione della spesa pubblica, operando, da un lato, sulla organizzazione e sul costo del lavoro interno alle Amministrazioni Comunali, dall’ altro individuando nuove e più avanzate modalità di rapporto e di gestione con il coinvolgimento del privato e del privato sociale.
Chiedono inoltre
una più efficace finalizzazione delle politiche e delle risorse a sostegno del mondo delle piccole e medie imprese modenesi, con interventi che si pongano l’obbiettivo di migliorare e rendere più efficiente la struttura amministrativa (anche attraverso una revisione degli sportelli unici); di sostenere l’ innovazione, di estendere la fruibilità delle reti telematiche, di incentivare la formazione, di sostenere il credito alle imprese, di completare e potenziare il sistema delle infrastrutture e della logistica.

(Api, Ascom-Confcommercio, Cna, Confcooperative, Confesercenti, Fam, Lapam-Licom-Ferimpresa)