“L’inserimento nel maxiemendamento alla Legge finanziaria del provvedimento che destina al finanziamento dei servizi ferroviari locali i proventi di extrapedaggi applicati su alcune tratte autostradali è positivo e si muove nella giusta direzione”.


“Garantire fonti di finanziamento certe e costanti nel tempo al trasporto ferroviario locale, tra cui il Sfm di Bologna, è la condizione per poter
accendere mutui che permettano di fronteggiare, nell’immediato, richieste rimaste inevase di incremento e qualificazione del servizio, sia nel numero di corse sia per il materiale rotabile disponibile.
È una strada che avevamo già indicato nell’Accordo preliminare per il Passante Nord e per il Sfm (rimasta poi lettera morta) e che avevamo recentemente riproposto al Presidente del Consiglio in occasione delle sue recenti visite a Bologna, ottenendo un consenso di massima.
Auspichiamo che tale possibilità sia applicabile anche su scala locale, e possa essere vincolata a progetti territoriali precisi. Questo
permetterebbe a Bologna di poter applicare il “road pricing” già previsto nel Piano della mobilità provinciale; di perseguire quella “perequazione di corridoio” che abbiamo indicato come uno dei criteri chiave con cui
governare in modo innovativo, equo e responsabile le politiche per la mobilità; di programmare, con certezza, lo sviluppo ed il completamento del progetto Sfm raggiungendo progressivamente quei miglioramenti nella
qualità dell’aria, nella sicurezza e nell’efficienza dei trasporti che costituiscono un sicuro fattore di qualità e di successo per lo sviluppo dell’area metropolitana di Bologna”.

(Il vice presidente provinciale con delega ai Trasporti, Giacomo Venturi)