Da ogni parte piovevano moniti a non inasprire l’Irpef locale che gravava sui redditi dei cittadini modenesi per il 0,2%, le Associazioni di Categoria avevano persino stilato in proposito un documento comune e il Sindaco di Modena Giorgio Pighi che fa? Non solo pratica un aumento pari al 150%, ma comunica il fatto compiuto come nota a margine dell’incontro di fine anno con la stampa locale.

Una decisione, quella di portare l’irpef dallo 0,2% allo 0,5%, grave perché colpisce tutti i cittadini e tutte le imprese, abbassa le già non rosee aspettative di ripresa economica per il 2007 e deprime i consumi, infine risulta inaccettabile per il metodo esibito con irridente disinvoltura dall’Amministrazione comunale di Modena.

Secondo Ascom Confcommercio, emulare il Governo nella prassi deleteria di decidere senza consultazione su aspetti fondamentali del rapporto tra istituzione, cittadini e imprese, risulta un grave affronto verso la dignità di tutte le parti sociali, imprese e privati cittadini lavoratori.

Ascom Confcommercio invita a non agitare il rituale spauracchio della riduzione dei servizi a bambini e anziani per giustificare un simile macroscopico aumento quando, come risulta dal documento sottoscritto da Ascom Fam e dalle altre Associazioni di Categoria, gli Enti locali anche evitando aumenti impositivi, vedrebbero aumentare le entrate in conseguenza di:
sostituzione delle deduzioni irpef con le detrazioni di imposta che aumenta la base imponibile; anticipo del versamento di tributi locali come ICI e addizionale irpef; revisione degli estimi catastali.

Ascom Confcommercio richiama ancora il documento unitario delle Associazioni di Categoria che invita i Comuni della provincia di Modena a seguire l’esempio dell’Amministrazione Provinciale, agendo sulla spesa pubblica per evitare ulteriori aggravi impositivi sulle imprese e sui cittadini. I suggerimenti sono di razionalizzare l’organizzazione interna intervenendo sul costo del lavoro e sulle consulenze esterne.

Ascom Confcommercio conclude richiamando l’Amministrazione Comunale di Modena, e tutti gli altri Comuni, al dovere del confronto con le rappresentanze sociali sui bilanci in discussione al fine di raccogliere i necessari pareri, bisogni e suggerimenti volti alla migliore gestione della cosa pubblica.