Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil della zona di Carpi criticano fortemente l’intenzione espressa dal Sindaco e dalla Giunta comunale di aumentare l’addizionale Irpef del Comune di Carpi dallo 0,2 allo 0,5%.


La dichiarazione di ieri a mezzo stampa quantomeno ci sorprende. Non più tardi del 12 dicembre in un incontro con le Organizzazioni Sindacali l’intera Giunta della Unione dei Comuni Terre d’Argine (fra cui i sindaci dei quattro Comuni) ha espresso sì preoccupazioni per la finanza locale, ma ha unanimemente dichiarato di rimandare l’approvazione dei quattro bilanci
e dello stesso bilancio dell’Unione a fine gennaio.
Questo sia per verificare con maggiore puntualità i risvolti a livello locale della Finanziaria 2007 (che tra l’altro ha mantenuto invariata la possibilità di inserire gli oneri di urbanizzazione, elemento di maggiore
preoccupazione a detta dei Sindaci), ma anche per poter dar luogo, così come richiesto da parte sindacale, ad un confronto concertativo sostanziale
e non formale sul tema dei bilanci. Confronto previsto peraltro da un protocollo di relazioni siglato dallo stesso Comune di Carpi e che rischia
di essere smentito dalle dichiarazioni di ieri.
Ribadiamo la richiesta di invarianza delle pressione fiscale, sia a Carpi che nell’intera Unione, per praticare una reale difesa dei redditi da lavoro e da pensione e non vanificare i vantaggi fiscali che derivano dalla Finanziaria alle famiglie e ai pensionati.
Rispetto ai bilanci di previsione 2007 vogliamo entrare nel merito delle scelte e discutere di possibili maggiori entrate (dalla lotta all’evasione
fiscale e dalla gestione del catasto, nonché da una valutazione degli effetti della Finanziaria 2007 in un’ottica di mandato, etc.) senza
aumentare il prelievo sui cittadini. Vogliamo inoltre proporre una ristrutturazione dei bilanci per considerare le priorità (principalmente il
welfare locale), ma anche impostare un importante lavoro di revisione e contenimento della spesa (analisi delle macchine comunali, costi della politica, consulenze, etc.).
Nelle prossime settimane ci confronteremo con i nostri iscritti, con i lavoratori e i pensionati, e non escludiamo il ricorso a iniziative di protesta se le dichiarazioni di ieri si tradurranno in una delibera del Consiglio Comunale.

(Cgil, Cisl e Uil zona di Carpi)