Quella di Parma è la provincia con la più alta vocazione agroalimentare d’Italia. Lo stabilisce uno studio dell’Osservatorio socioeconomico dei Prodotti agroalimentari italiani Dop e Igp della Fondazione Qualivita. La ricerca ha creato una vera e propria graduatoria dei primati qualitativi agroalimentari per ogni singola provincia italiana.


Dopo Parma seguono Udine e Trento. La Provincia di Modena si colloca al quarto posto, subito dopo ci sono Reggio Emilia e Mantova. Al 16mo posto c’è Cremona, al 24mo Siena. La prima provincia del Mezzogiorno è Salerno, collocata al 12mo posto.
Spiccano per la loro assenza nei primi 20 posti, le province della Toscana e dell’Umbria e una buona parte di quelle del Sud.



La classifica tiene conto del fatturato di ogni singolo prodotto rispetto alla superficie della zona di produzione che ricade nella provincia, il fatturato di ogni prodotto rispetto al numero di aziende e il numero di certificazioni di qualità che ogni provincia detiene rispetto al totale nazionale. Gli indicatori, poi, sono stati elaborati per arrivare ad un punteggio finale che riassume, appunto, la vocazione di ogni territorio nei confronti della qualità alimentare.