Cgil, Cisle Uil dei Comuni dell’Area Nord esprimono un giudizio fortemente negativo, sull’impostazione delle politiche di bilancio per il 2007. Infatti, dopo la prima tornata di incontri, i Sindacati riscontrano la scelta di percorrere la strada dell’aumento dell’imposizione fiscale, attraverso l’aumento dell’addizionale Irpef: a Mirandola dello 0,1%
passando dall’attuale 0,3% allo 0,4%, e a Finale Emilia addirittura dello 0,6% passando dallo 0,1% allo 0,7%, chiedendo dunque ai cittadini un
aumento immediato annuo consistente.


Al momento non sono stati avviati incontri con i Comuni di Medolla, San Possidonio, Camposanto e San Prospero, verso i quali i Sindacati rimangono
in attesa di convocazione, mentre il Comune di San Felice non applica l’addizionale e Cavezzo e Concordia hanno deciso di non aumentarla.

La nostra contrarietà a questa impostazione è motivata dal fatto che si interviene sulla leva fiscale con una misura come quella dell’addizionale
Irpef già di per sé iniqua per mancanza di progressività che grava allo stesso modo sui redditi alti e su quelli bassi e medio bassi e dal fatto
che la Regione, a sua volta, ha già deciso un aumento dell’addizionale Irpef (graduato però in base ai redditi) e i cui effetti positivi in parte
si riverseranno sui Comuni in termini di maggiori stanziamenti per il 2007.
La nostra critica è anche motivata dal fatto che i bilanci dei Comuni così costruiti annullano e in qualche caso peggiorano quanto previsto dalla
Finanziaria del Governo in termini di redistribuzione verso i redditi dei pensionati e dei lavoratori dipendenti in particolare in questa fase
difficile per il nostro territorio.

Cgil, Cisl e Uil, disponibili a contribuire alla discussione sulla costruzione dei bilanci preventivi, chiedono con forza una concertazione reale, che non sia di semplice e pura informazione, come è avvenuto in passato e come sta avvenendo anche in questa fase.
Auspichiamo che le Amministrazioni Comunali rivedano in maniera sostanziale le previsioni per i bilanci del 2007, anche in funzione dei contenuti della Finanziaria che prevede per i prossimi anni più certezze sulla compartecipazione Irpef a favore dei Comuni, maggiori entrate con il
passaggio dal sistema delle deduzioni a quello delle detrazioni e dal possibile recupero di evasione dell’Ici con il passaggio del catasto agli
stessi Comuni.

Cgil, Cisl e Uil sono nettamente contrari all’aumento delle tasse a livello locale e se dovessero permanere da parte delle Amministrazioni le attuali impostazioni dei bilanci revisionali, non escludono il ricorso a iniziative
e forme di protesta.