Dopo il già annunciato autunno più caldo dell’intera serie storica dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente di Modena dicembre stupisce ancora di più: con una temperatura media di 6.9°C è stato il più caldo almeno dal 1860 e probabilmente da almeno il 1830, al pari del 1872.

Questo nuovo “evento estremo” chiude così un 2006 ancora una volta memorabile e di conferma del riscaldamento climatico: un anno, il 2006, “sul podio”, 3° più caldo mai registrato dalla stazione meteorologica di Piazza Roma a Modena, e appena “sotto al podio” quanto a siccità, 5° anno più siccitoso dal 1830.

Temperature
Il 2006 è stato un anno con temperature ben al di sopra del normale e al TOP degli anni più caldi: i 15.2°C di temperatura media del 2006 inseriscono l’anno appena trascorso al 3° posto tra i più caldi, preceduto dai recentissimi 2000 (15.6°C) e 2003 (15.5°C), uguagliando i valori del 2002 e del 1997. Ed è proprio dal 1997 che è iniziata una serie di anni particolarmente caldi. Ancora una volta quindi si sono superati i 15°C presso la stazione meteorologica dell’Osservatorio Geofisico, posto sulla torretta di levante del Palazzo Ducale, mentre la climatologia (trentennio 1971-2000) propone un valore medio di 13.8°C.
Il giorno più freddo dell’anno è stato il 19 gennaio, con una temperatura minima di –4.1°C in Osservatorio, piuttosto modesto se guardiamo ai valori di “grandi inverni” del passato.
Il giorno più caldo il 22 luglio con una temperatura massima di 36.3°C: non “record” ma comunque valori oltre i 36°C erano piuttosto rari prima degli anni 1980.

Precipitazioni
Avaro di precipitazioni questo 2006: con 408.3 mm (1 mm d’acqua = 1 l/m2) esso risulta uno dei più siccitosi di tutta la banca dati a disposizione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che ha avviato le sue metodiche rilevazioni a partire dal 1830. Ricordiamo che la climatologia 1971-2000 indica in 617.2 mm il valor medio delle precipitazioni di Modena. Nel 2006 si sono avuti 91 giorni con precipitazione misurabile (Pmm>=0.1) e 60 giorni piovosi nei quali l’acqua precipitata raggiunge o supera il millimetro. “Le medie – fanno notare Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi, gli esperti di Meteorologica del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente – sono rispettivamente di 99 e 72 giorni all’anno, per cui i giorni di “maltempo” sono senz’altro inferiori alla media climatica e ancor più agli anni più recenti. Modesto anche il massimo quantitativo giornaliero di precipitazione: 27.2 mm il 30 maggio”.

Nevicate
Continua, nonostante l’eccezione degli ultimi due inverni, la tendenza ad anni scarsamente nevosi a Modena: appena 16 i cm di neve caduta nell’anno solare, in 5 giorni nevosi (più 3 di neve non misurabile). Il giorno con maggior neve è stato il 26 gennaio: 6 cm, ai quali si aggiungono i 4 cm di neve caduti dopo la mezzanotte.

Previsioni del tempo
Si va consolidando un anticiclone subtropicale estivo e le correnti da nordovest porteranno, fra venerdì e sabato, fasi di föhn che spingeranno le temperature prossime anche ai record storici giornalieri, fino a 15-17°C. Le nebbie che caratterizzeranno queste giornate, in una prima fase anche fitte e associate a pessima qualità dell’aria, dovrebbero diradarsi e farsi meno persistenti con l’arrivo dei venti di föhn, il quale però prima di “irrompere” comprimerà ancora di più l’aria, facendo schizzare in alto le concentrazioni di polveri fini.

Considerazioni finali
“Inutile dire e ribadire – commentano Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – che si confermano in pieno le tendenze del cambiamento climatico, presumibilmente di origine antropica, su cui da anni la scienza mette in guardia. A livello locale in particolare (Modena) la media del decennio 1997-2006 (15.1°C) è, rispetto alla climatologia del trentennio precedente di riferimento (13.5°C del 1961-1990), già dentro al “range” di aumento che si ritiene dovrebbe verificarsi nel futuro (2070-2100, aumento fra 1.6°C e 6°C).
Un cambiamento climatico quindi in anticipo?
Presto per dirlo, ma la premessa c’è tutta: cosa aspettarsi per il 2007 a livello locale è azzardato dirlo! Ma l’inizio fa registrare altri nuovi record: gennaio ’07 prosegue la fase calda anomala e i primi 10 giorni sono già degni di portare la media mensile a un nuovo record, mentre le previsioni non annunciano né freddo né neve per molti giorni e le temperature sono in netto aumento”.