Il bambino sarà il protagonista di quattro iniziative, inerenti il cinema e l’educazione, promosse dalla facoltà di Scienze della Formazione e dalla facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. In programma una rassegna cinematografica con Reggio Film Festival, un concorso studentesco per la produzione di cortometraggi, la realizzazione di un archivio web sui cortometraggi dedicati ai più piccoli e la presentazione di un libro. L’appuntamento di presentazione martedì 27 gennaio 2007 a Reggio Emilia.


Rivolto all’infanzia il programma di iniziative dal titolo “Cinema ed Educazione. Un incontro per quattro variazioni sul tema”, che la facoltà di Scienze della Formazione e la facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia significativamente organizzano per sottolineare la centralità di questo momento della vita.

Si inizierà martedì 23 gennaio 2007 alle ore 16.00 presso la Mediateca dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Ex Caserma Zucchi (Via Allegri, 9) a Reggio Emilia.



Al centro dell’appuntamento la presentazione di un protocollo d’intesa tra la facoltà di Scienze della Formazione, la facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia col Cineclub Reggio (FEDIC) – Reggio Film Festival. Le finalità ed il significato di questa esperienza saranno chiariti da Alessandro Scillitani, direttore artistico del Reggio Film Festival.



Nel corso della giornata sarà presentato anche un altro importante progetto: la costruzione di un archivio web dedicato ai cortometraggi sui bambini, che verrà illustrato dal prof. Tommaso Minerva, responsabile del Centro e-learning d’Ateneo.



“I bambini nel cinema ed il progetto – afferma la prof.ssa Roberta Cardarello, Preside della facoltà di Scienze della Formazione- sono i due ingredienti forti della giornata. Grazie alle sinergie che si sono realizzate e per il coinvolgimento che si vuole suscitare tra gli studenti mi pare davvero un’iniziativa esemplare per l’Ateneo, che sottolinea la sua forte attenzione alle tematiche territoriali ed il contributo fondamentale che esso può recare allo sviluppo delle eccellenze presenti localmente, dove è noto insistono esperienze singolari nel campo dell’infanzia”.



Altro tassello dell’approccio che valorizza la partecipazione dell’Ateneo alla cultura dell’infanzia sarà rappresentato dal lancio del concorso “Non uno di meno. Per un’educazione contro l’esclusione”, riservato agli studenti universitari delle due facoltà, che su iniziativa del prof. Antonio Gariboldi saranno sollecitati alla produzione di cortometraggi dedicati ai bambini e all’educazione. Collateralmente all’esposizione del concorso sarà proiettato un video realizzato da Alessandro Mainini.



In questo ambito sarà anche ufficialmente presentato il volume del prof. Luciano Cecconi, “I bambini nel cinema. Rappresentazioni dell’infanzia nella storia del cinema”, che sarà oggetto di una discussione che vede la presenza, assieme all’autore, di Benedetto Vertecchi e della prof.ssa Roberta Cardarello.



La ricostruzione della storia dell’infanzia si è basata su una pluralità di fonti che vanno dal romanzo al diario, dalla pittura alla scultura. Tali fonti, anche se in modo e in misura diversi, hanno contribuito ad aumentare la conoscenza che oggi abbiamo degli ambienti in cui, nel passato, il bambino è nato e cresciuto, e delle relazioni che lo hanno legato ai genitori, agli adulti e alle istituzioni. A queste fonti consolidate che rappresentano un insieme finito che rischia di condurre la ricerca storica ad una posizione di stallo si deve aggiungere il cinema grazie al quale si può essere in grado di consentire l’osservazione del bambino in un contesto più ampio.



“Il cinema, – afferma il prof. Luciano Cecconi docente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – in quanto forma di rappresentazione della realtà, può essere visto come testimone dell’infanzia, soprattutto nella sua dimensione di prodotto culturale e, al pari e forse più della letteratura, offre un esempio concreto di come una forma d’arte possa sviluppare e diffondere a livello di massa una determinata rappresentazione sociale. Il cinema, infine, oltre a costituire una valida forma di integrazione delle fonti storiche consolidate possiede un’altra caratteristica molto importante dal punto di vista formativo: la capacità di essere utilizzata come forma della didattica. L’esperienza filmica viene perciò presentata anche come l’elemento centrale di uno specifico ambiente di apprendimento utilizzato per la formazione iniziale dei docenti”.