Continua al Museo del Patrimonio Industriale l’esposizione “Moto bolognesi degli anni 1930-‘45”. Il museo propone due visite guidate su prenotazione alla mostra, in programma domenica 4 e domenica 18 febbraio, alle 11. Per prenotare telefonare al Museo al numero: 051-6356611 oppure inviare un e-mail. Ingresso gratuito.


Da oltre un secolo Bologna si configura come punto di riferimento per gli appassionati delle due e delle quattro ruote, luogo ideale per concepire,
progettare e realizzare moto e macchine tra le più belle nel mondo. Una passione che probabilmente si accende alla fine del XIX secolo in occasione del Congresso Nazionale del Touring Club culminata con una prova di
velocità per bici a motore su un circuito di 80 km. Inizia così un capitolo di storia i cui protagonisti sono nomi celebri come GD, MM, CM.
La Mostra “Moto bolognesi degli anni 1930-’45“, all’interno della quale si svolgerà la visita, ricostruisce le vicende di queste ditte in un’epoca cruciale per la storia italiana, a ridosso del secondo conflitto mondiale. In quel periodo, le aziende e i piccoli costruttori locali affrontarono le
ristrettezze del mercato e i vincoli imposti dalle politiche autarchiche del regime con caparbia vitalità, sorprendente inventiva e rinnovate
soluzioni tecniche.
Immergendosi nell’atmosfera dell’epoca grazie a spezzoni dei cinegiornali dell’Istituto Luce che fanno da accompagnamento, anche sonoro,
all’esposizione, si potranno ammirare 12 esemplari di moto M.M e 12 C.M, marchio nato proprio in quegli anni dalla fuoriuscita di alcuni tecnici dalla pre-esistente G.D, una moto G.D, una moto Bondi, 3 motocarri (2 M.M e 1 Morini-S.A.C.M.E.R.A) e due motori (F.B e Moto Morini). E’ questo il periodo in cui la moto inizia a diventare oggetto di culto e status symbol
grazie anche alla propaganda del regime volta ad alimentare il mito virile del pilota temerario, spericolato ed invincibile.