La Polizia municipale di Reggio, ha posto sotto sequestro oggi il negozio di prodotti alimentari ‘Fugui market’, in via Lama Golese 5/A, una laterale di via Eritrea, oggetto nei giorni scorsi di una specifica ordinanza di sospensione dell’attività commerciale per motivi igienico sanitari emanata a seguito di accertamenti del Nas di Parma.

Nell’ambito dell’attività di vigilanza in materia di tutela dei consumatori, ieri, il personale del Comando di Polizia Municipale accertava che nell’esercizio commerciale del 59enne cinese Chen Wengui veniva proseguita l’attività di vendita, nonostante il divieto imposto con ordinanza del Sindaco. Gli Agenti riscontravano che il negozio era in piena attività, con locali aperti al pubblico per la vendita di prodotti alimentari e altra merce, il registratore di cassa regolarmente in funzione e i prezzi esposti.

Per questo motivo, il gestore veniva informato della susseguente denuncia penale per la violazione dell’articolo 650 del Codice Penale.
In seguito a un ulteriore sopralluogo, nel pomeriggio veniva appurato che il gestore proseguiva nell’attività di vendita, tanto che vi erano diversi clienti all’interno.
Pertanto, sussistendo la necessità di evitare sia la continuazione dell’attività di vendita all’interno dell’esercizio commerciale, sia la prosecuzione del reato punito dall’articolo 650 Codice Penale, si è proceduto al sequestro dei locali, con la conseguente apposizione dei sigilli.

In una nota inviata il 28 gennaio scorso dal Nas di Parma al Comune risultavano numerose irregolarità; tra esse le pessime condizioni igieniche dei locali; la cella contenente prodotti surgelati stracolma di merce; il mancato rispetto dei regolamenti sul pre-confezionamento della carne; la mancata etichettatura dei prodotti alimentari; la non rintracciabilità degli alimenti; il mancato rispetto delle norme sanitarie dei sottoprodotti di origine animale; l’assenza degli attestati per il personale; il mancato rispetto del divieto alla commercializzazione di alimenti di origine animale provenienti dalla Cina.
L’ufficio comunale “Sportello per le imprese, il commercio e la salute ambientale” aveva in seguito ordinato al titolare di provvedere immediatamente all’esecuzione di una serie di adempimenti, tra cui la pulizia dei locali e dei magazzini; l’adeguamento dell’attività di vendita di prodotti alimentari alla normativa vigente; la sospensione dell’attività dell’esercizio commerciale per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari fino al ripristino dei requisiti igienico sanitari minimi e alla eliminazione delle irregolarità riscontrate.