La stagione sciistica 2006/2007 nell’Appennino tosco-emiliano è stata fortemente compromessa dalle elevate temperature con pesanti ripercussioni
sull’economia turistica nelle stazioni invernali delle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma. Il negativo andamento stagionale si è
inoltre aggiunto ai forti investimenti che operatori e gestori stavano sostenendo per il rinnovo degli impianti e per l’adeguamento delle piste.


La scorsa settimana il Consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno sulla questione, chiedendo alla Regione di valutare la possibilità
di dichiarare lo stato di calamità. Anche le associazioni imprenditoriali e le imprese turistiche dei comparti appenninici regionali, sostenute dagli
assessori al Turismo delle Province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Forlì, hanno ritenuto necessario far presente alla
Regione, e in particolare all’assessore al Turismo Guido Pasi, le difficoltà di un comparto turistico che da sempre rappresenta uno dei pochi
punti di forza dell’economia appenninica.
Di fronte a questa situazione, gli assessori ritengono necessarie ulteriori risorse per il turismo montano, con l’attivazione di un nuovo programma stralcio straordinario, come avvenne per il biennio 2002/2003 e il triennio 2004/2006. La Regione, chiedono gli assessori, dovrebbe prima di tutto fare il punto sull’attuazione del piano stralcio 2002/2003 e accertare se progetti non realizzati o minori spese sostenute rispetto a quelle ammesse possano dare luogo a “economie”.
Inoltre, si dovrebbe poter contare sulle risorse derivanti dalle leggi 140 e 166 che alimentano i fondi regionali per
l’impiantistica e la sicurezza delle piste, nonché sul rifinanziamento della legge 135 del 2001 a favore di progetti interregionali sul comparto
neve.
La contingenza del negativo andamento della stagione invernalesostengono gli operatori e amministratori, rappresenta un’occasione per dar vita ad una forte azione di rilancio delle località turistiche del crinale appenninico attrezzate a stazioni sciistiche, dotate di impianti di risalita, per un loro utilizzo nella stagione estiva, secondo una moderna visione di ampliamento della durata della stagione turistica e secondo criteri di pluristagionalità.