«Il mercato è cambiato e obbliga le nostre imprese alle integrazioni per avere produzioni e fatturati adeguati a elaborare politiche commerciali più efficaci e sopportare gli aumenti dei costi generali. È un percorso che guarda allo sviluppo e che sta toccando anche altri segmenti dell’agroalimentare, come il vitivinicolo e il lattiero-caseario».


Il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco commenta positivamente la nascita di Agrintesa, il nuovo colosso dell’ortofrutta italiana di cui va a far parte anche la cooperativa Emiliafrutta di Castelfranco Emilia.
Una cooperativa che associa 400 produttori i quali coltivano 1.400 ettari, con una produzione annua di oltre 300 mila quintali (240 mila dei quali sono Pere di Modena) e un fatturato di 28 milioni di euro. «Emiliafrutta crede fortemente in questa operazione, che darà ai nostri soci la possibilità di coltivare un numero maggiore di specie – afferma il presidente di Emiliafrutta Pier Giorgio Lenzarini, che di Agrintesa sarà uno dei due vice presidenti – Oltre alle coltivazioni tradizionali dei nostri territori, come pere, susine e ciliegie, la nuova struttura permette ai nostri soci di rivolgersi anche a specie nuove, come melo e kiwi, nelle quali Emiliafrutta non è leader di mercato. Agrintesa, insomma, rappresenta una grossa opportunità per continuare a crescere».