Il cibo non è solo necessario alla sopravvivenza, è uno degli elementi che distinguono la storia e l’identità sociale delle comunità. Soprattutto a Modena, dove la vocazione gastronomica è così intensa che il cibo diventa protagonista anche dell’arte. Alla sua preparazione e lavorazione, ai luoghi dove viene acquistato e servito è dedicata la mostra di dipinti e sculture dell’800 e ‘900 modenese “I sapori dell’arte”, che verrà inaugurata sabato 31 marzo alle ore 18 alla Chiesa di San Paolo, in via Selmi a Modena.

Realizzata dalla Provincia con la collaborazione del Centro Studi Muratori, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dei quattro consorzi di tutela dei prodotti di eccellenza modenesi – lambruschi doc, aceto balsamico tradizionale, prosciutto di Modena e parmigiano reggiano – resterà aperta fino al 20 maggio, tutti i giorni dalle 10 alle 19, con ingresso gratuito. Il 5 e 6 maggio, in occasione della manifestazione “Musei da gustare”, l’orario di apertura si protrarrà fino alle 23.

“Questa mostra si colloca nell’ambito di un progetto più ampio della Provincia che ha l’obbiettivo di valorizzare la cultura agroalimentare del territorio e i suoi prodotti di eccellenza – spiega il presidente della Provincia Emilio Sabattini – Attraverso le opere d’arte del passato vogliamo far conoscere e apprezzare ai visitatori lo straordinario patrimonio di prodotti enogastronomici modenesi”.

Proprio per questo nell’ambito della mostra, oltre alle visite guidate (prenotabili ai numeri 059-209440/209557) sono previsti eventi e conferenze, associati anche a degustazioni, che partendo dai soggetti raffigurati nelle opere propongono momenti di approfondimento sui temi della gastronomia modenese.

“La valorizzazione del territorio rappresenta una delle priorità della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena– commenta il presidente Andrea Landi – intervenuta a sostegno di questo evento in forza del suo tradizionale impegno nel settore delle attività culturali. La mostra “I sapori dell’arte” ha inoltre il merito di diffondere e tutelare, attraverso il connubio tra arte e gastronomia, quel patrimonio di conoscenze, tecniche e sapori della tradizione modenese che oggi rischia di scomparire”.

La mostra è corredata da catalogo (in vendita al costo di 15 euro) e da un kit di cartoline che riproducono dipinti abbinati a ricette e testimonianze tratte dalla ricerca “Storie di terra e di rezdore”, promossa dalla Provincia e realizzata da Slow Food. In una delle sale che ospitano la mostra verranno proiettate immagini video della ricerca.