Richard Estes, uno dei maggiori esponenti dell’iperrealismo americano, e Werner Bischof, fotoreporter della Magnum, maestro del bianco e nero, sono protagonisti di due mostre ospitate in contemporanea a Palazzo Magnani di Reggio Emilia (1 aprile-27 maggio).


A Estes (nato nell’Illinois nel 1932) la Provincia di Reggio e Palazzo Magnani dedicano una retrospettiva in occasione dei 75 anni, presentando 35 dipinti, alcuni di grandi dimensioni, che ripercorrono la sua attivita’, dagli esordi negli anni Sessanta, fino ad oggi. L’artista americano, celebre per i ‘paesaggi urbani’ di New York e di alcune delle più note città europee, nell’ultimo decennio si è spinto ad indagare anche visioni ‘naturali’, dai ghiacciai dell’Alaska al Machu Picchu. I dipinti – nota Sandro Parmiggiani, curatore della mostra – rivelano il suo rapporto con la tradizione delle ‘vedute’ di Canaletto, Guardi e Bellotto, l’influenza di maestri americani quali Edward Hopper e Charles Sheeler, e la sua attenzione alla fotografia di Eugene Atget, Walker Evans e Berenice Abbott.

L’esposizione dedicata a Bischof raccoglie 103 scatti del grande fotoreporter (nato a Zurigo nel 1916 e morto nel 1954 in un incidente automobilistico sulla Cordigliera delle Ande) che documentano i suoi lunghi viaggi negli angoli più remoti del mondo. Nelle sue esplorazioni il fotografo rimase colpito dal forte contrasto tra modernità e tradizione, che raccontò con i suoi scatti di paesaggio e le sue nature morte. Ma Bischof è passato alla storia come fotografo delle persone, volti di uomini, donne e soprattutto bambini colti nella loro quotidianità.
Info: 0522/454437