Una mostra e un convegno per ricordare l’editore Ugo Guanda e i suoi rapporti con Antonio Delfini e Pietro Zanfrognini, ma anche per approfondire la cultura modenese degli anni Trenta indagando un periodo che fu preludio di eventi che lasciarono il segno nell’editoria, nella poesia, nella traduzione, nella filosofia, nelle arti visive, nella politica.


La proposta viene dall’assessorato alla Cultura del Comune con una manifestazione dal titolo “Guanda, Delfini e la cultura modenese”, in programma a Modena dal 18 al 20 aprile.

Una mostra documentaria che esporrà materiali riguardanti le prime attività di Guanda editore e scrittore – in particolare libri, foto, lettere – sarà inaugurata il 18 aprile alle 17 nella sede del Laboratorio di Poesia, in via Fosse 14, mentre il 19 e il 20 aprile si svolgerà un convegno in tre sessioni nel teatro della Fondazione San Carlo, in via san Carlo 5. Interverranno, fra gli altri, Emilio Mattioli, Alberto Melloni, Franco Buffoni, Stefano Calabrese, Massimo Castoldi, Carlo Alberto Sitta, Luigi Brioschi, Alberto Bertoni, Giorgio Montecchi, Fabio Marri e Giorgio Zanetti.

Le figure di Ugo Guanda, Antonio Delfini e Pietro Zanfrognini saranno prese in esame alla luce di una loro precoce apertura di prospettive che li colloca oltre i limiti della cultura di regime in una città di provincia. Assieme a loro operarono, in uno stretto rapporto, figure di spicco come il pittore Carlo Mattioli, lo scrittore Guido Cavani, il musicista Romolo Ferrari ed altri che rappresentano, nell’insieme, un quadro inquieto e vivace, molto riconoscibile, di quel periodo.
La manifestazione arriva al termine di due anni di ricerche sulle fonti condotte da un gruppo qualificato di studiosi. Si tratta di fonti non sempre facili da reperire poiché l’archivio di Guanda andò distrutto durante la guerra e i lasciti di Delfini e Zanfrognini sono ancora in parte da ricostruire.