E’ aperta al pubblico anche mercoledì 25 aprile, con ingresso gratuito e orario continuato dalle 10 alle 19, la mostra “I sapori dell’arte”, rassegna di opere dell’Ottocento e Novecento modenese sul tema della gastronomia allestita nella chiesa di San Paolo, in via Francesco Selmi a Modena.


Realizzata dalla Provincia con la collaborazione del Centro Studi Muratori, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dei quattro consorzi di tutela dei prodotti di eccellenza modenesi – lambruschi doc, aceto balsamico tradizionale, prosciutto di Modena e parmigiano reggiano – la mostra sta registrando una buona affluenza di pubblico, con oltre 3.200 visitatori nelle prime tre settimane di apertura.

Dal lavoro agricolo ai frutti della terra, dalla mani sapienti delle “rezdore” ai mercati e le osterie, sono illustrati e rappresentati attraverso una ricca selezione di dipinti, incisioni e sculture alcuni fra i temi principali della tradizione alimentare modenese. Sono esposte opere di alcuni tra maggiori artisti attivi tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, come Narciso Malatesta, Gaetano Bellei, Eugenio Zampighi, Filippo Reggiani, Eugenio De Giacomi, Giuseppe Graziosi, Evaristo Cappelli, Casimiro Jodi, Ubaldo Magnavacca, Tino Pelloni e altri.

Sono previste visite guidate gratuite per gruppi e scolaresche (prenotabili ai numeri 059-209440/209557) oltre ad eventi e conferenze che, partendo dai soggetti raffigurati nelle opere, propongono momenti di approfondimento sui temi della gastronomia modenese.

La mostra – che resterà aperta fino al 20 maggio tutti i giorni dalle 10 alle 19 e, nei giorni 5 e 6 maggio, dalle 10 alle 23 – è corredata da catalogo, in vendita a 15 euro. Chi acquista il catalogo riceverà in omaggio un kit di cartoline che riproducono alcuni dei dipinti esposti, abbinati a ricette e testimonianze tratte dalla ricerca “Storie di terra e di rezdore”, promossa dalla Provincia e realizzata da Slow Food. Un filmato breve che riassume le oltre 160 interviste a testimoni delle tradizioni gastronomiche del territorio viene proiettato all’interno della mostra.