“Ci risiamo, si spara nel mucchio, con dichiarazioni, che riteniamo incaute e non coerenti con la realtà, creando confusione nei consumatori ed un clima di contrapposizione con i commercianti”. È la chiara presa di posizione degli operatori al dettaglio dell’ortofrutta aderenti a Confesercenti-Fiesa nei confronti delle dichiarazioni di Stefano Zocca, direttore del mercato ortofrutticolo all’ingrosso a Vignola, secondo il quale i prezzi al dettaglio, in particolare delle ciliege, sarebbero addirittura triplicati rispetto all’ingrosso.


Per Daniele Mariani, Presidente provinciale di Confesercenti-Fiesa “sono davvero stupefacenti le affermazioni di Zocca, che esprime un punto di vista privo di alcun fondamento oggettivo, “utile”, peraltro, a riaccendere le cicliche e strumentali polemiche sui prezzi dell’ortofrutta”.
Come già accaduto in passato, le presunte speculazioni che Zocca imputa ai dettaglianti, hanno un carattere artificioso; ad un osservatore più attento, infatti, non può sfuggire che il prezzo medio delle ciliege si attesta su un livello di prezzo compreso tra i 5 e i 9 euro, dunque di gran lunga inferiore ai 15 euro indicati da Zocca.


“In un regime di forte concorrenza nel quale fortunatamente si opera, sarebbe un suicidio praticare prezzi fuori mercato; la diretta conoscenza del mercato mi induce infatti a ribadire, ancora una volta, che dietro il prezzo apparentemente alto c’è sempre una scelta imprenditoriale tesa ad offrire un prodotto di assoluta e superiore qualità”.


“E’ davvero discutibile – precisa Mariani – che Zocca, dipendente pubblico, entri in un ambito che non gli compete, e rilasci dichiarazioni pubbliche che paiono mettere in dubbio l’onestà di tanti operatori, che, affrontando costi gestionali sempre più alti, cercano di garantire un efficiente servizio di vicinato alla cittadinanza!”
Confesercenti-Fiesa si augura che la tempestività di quanto dichiarato da Zocca non abbia uno stretto legame con il mercatino sperimentale dei produttori agricoli, che ha aperto sabato i battenti.
“Vigileremo- conlcude Mariani – perchè questo mercatino sia condotto secondo i crismi dettati dalla normativa, perchè, come altre volte è accaduto, non si trasformi in un elemento di concorrenza sleale nei confronti di chi, come gli operatori ortofrutticoli, è soggetto a normative assai rigorose ed ha costi diversi ed assai più elevati di chi organizza saltuariamente una vendita su suolo pubblico”.