Scene di vita quotidiana, ritratti famigliari, ricordi di giochi e di vacanze, scorci e spaccati della Modena dei primi del ‘900. Ma anche avvenimenti pubblici legati alla politica, all’arte, allo sport, alla religione. Spaziano in tutti gli ambiti i Fondi fotografici privati pervenuti al Fotomuseo Giuseppe Panini dal 2005 al 2007.

Si tratta di circa 50 nuovi arrivi da parte dei cittadini, che vanno a sommarsi ai 34 già posseduti negli anni precedenti: un incremento notevole del patrimonio favorito da un’accresciuta sensibilità delle istituzioni e dei modenesi verso il lavoro dell’archivio di via Giardini 160.
Le donazioni e i depositi tra l’altro non riguardano solo fotografie, ma anche cartoline e attrezzature fotografiche.
“Chi si rivolge a noi – spiega il direttore del Fotomomuseo Paolo Battaglia – sa che il nostro intento è proprio quello di valorizzare il prezioso album di ricordi e testimonianze di ciascuno: le immagini non passano dal buio degli armadi e dei cassetti di casa al buio dei nostri scaffali, ma rivivono attraverso le pubblicazioni che realizziamo e le iniziative espositive che allestiamo”.
Le donazioni fino al 2005 per esempio sono state raccolte nel volume “Attraverso la fotografia – Acquisizioni, donazioni e depositi delle RFM Panini, 2002-2004”.

Le donazioni (quando cioè il privato regala il proprio materiale al Fotomuseo che ne diventa titolare). Questi i nomi dei Fondi donati negli ultimi due anni: Mari (con scene di vita famigliare della Modena di fine ‘800 e diverse vedute della città), Gianni Valbonesi, Ariani, Maria Amelia Benatti (immagini di costruzioni di ponti e strade degli anni ’30 – ’40), Alberto Attolini, Alberto e Donata Benassi, Frigeri, Alvise Berti, Mario Giacobazzi, Carla Carli, Marta Giberti, Violetta Poggi, Belardi (contiene fotografie della Libia, del deserto, dei soldati dei primi del ‘900), Manicardi, Baisi, Tina Zuccoli.
I depositi (quando il privato lascia in custodia al Fotomuseo il proprio materiale conservandone la titolarità). Sono pervenuti i Fondi di Gabriella Manzini, Zagari, Roberto Fiorini ed Anne Marie Etienne, Manfredo Manfredini (nel quale vi sono dei ritratti fotografici del grande caricaturista modenese Enzo Manfredini), Eckert Namias Crema, Alessandro Simonini, Gianni Roncaglia (con foto di Claudia Cardinale sui set fotografici), Marcello De Luca, Fratelli Ugolini (con squadre di calcio di Modena e circuiti automobilistici degli anni ’20), Nanda Della Casa e Francesca Fornasiero.
I depositi virtuali (quando i privati trasmettono al Fotomuseo solo le immagini digitali). La sezione annovera un curioso excursus fotografico sulla Standa a Modena realizzato dalle ex dipendenti Alfonsina Tagliazucchi, Deanna Ferrarini, Elsa Balugani e Marisa Scaltriti che documento del passaggio del “grande magazzino” all’angolo del vecchio palazzo di Giustizia in Piazza Grande, a via San Carlo, al Portico del Collegio. Oltre a questi, sono arrivati i Fondi di Violetta Poggi, Lucio Garofalo (su architetture contemporanee dall’estero), Anna Rita Daddabbo (macchine e attrezzature fotografiche), Paolo Barbieri Palmieri (ritratti e momenti in Libia e durante la Prima Guerra mondiale), Marina Boselli Setti (con ritratto del padre Giovanni Boselli, direttore delle Manifatture Tabacchi d’Italia), Arrigo Montorsi, Melegari, Regina Ferrari (riproduzioni di dipinti del famoso pittore modenese Muzzioli), Maria Amelia Benatti, Gabriella Mancini, Parabita, Amedeo Benincasa, Bentivoglio Negroni e Pierangela Bentivoglio (entrambi con foto di famiglia alla villa “delle cento finestre” scattate dal fotografo dilettante della Seconda metà dell’800 Marco Bentivoglio), Luigi Amorth (con molte immagini che documentano l’attività dei gruppi teatrali modnesi della fine 800 e ritratti di artisti di rilievo modenesi e italiani), Attilio Pastorelli, Angelo Goldoni (con foto di “Sandrone”).