Giugno “normalmente” anomalo per gli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Per Modena è stato il 9° più caldo dal 1860.

Le temperature
Malgrado le apparenze di un’estate dall’inizio tranquillo, se non a tratti fresco, i dati ufficiali confermano anche per giugno la persistenza di un’anomalia “calda” con una temperatura media, a Modena, di 23.8°C, superiore ai 21.7°C del valore medio del periodo preso a riferimento: il trentennio che va dal 1971 al 2000. Si è trattato di un giugno che non ha registrato particolari eccezionalità, pur toccando un valore ragguardevole di 33.8°C il giorno 21. Tuttavia, pur senza nessun episodio clamoroso o record giornaliero, le temperature sono state costantemente sopra la media di 2-4°C, se si escludono brevi fasi poco al di sotto della media ad inizio e fine mese. Il risultato di questo andamento ne fa comunque il 9° più caldo di sempre, almeno a Modena, ed è stato superato nell’ordine dal 1998 e 1950 (23.9°C), 2000 (24°C), 2005 (24.1°C), 1945 (24.3°C), 1931 (24.4°C), 2002 (25.0°C), restando – per fortuna – molto distante dal 2003, quando si raggiunsero in giugno addirittura i 27.5°C.
“Forse – aggiungono gli esperti dell’Osservatorio Geofisico Universitario di Modena Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – abituati alle straordinarie anomalie dei mesi scorsi e nel timore di un’estate terribile, nonostante le previsioni stagionali non siano ancora sufficientemente affidabili per l’uso operativo, non ci siamo resi conto abbastanza di come il mese appena trascorso sia stato significativamente caldo e anomalo. Parlano, però, i dati: anche giugno 2007 è stato caratterizzato da un insolito caldo, tanto da entrare nella “top ten” dei mesi caldi”.
Le piogge
Un giugno caldo nonostante le piogge non stupisce più di tanto i meteorologi modenesi. “Infatti – precisano Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – i 121.5 mm la pioggia caduti durante il mese sono quasi tutti concentrati nei primi 8 giorni del periodo e alcune giornate, benché piovose, non sono nemmeno state veramente fresche”.
Un giugno di piogge abbondanti, che viene dopo mesi particolarmente siccitosi, ha riportato d’un colpo le piogge del 2007 sostanzialmente nella media (come valore cumulato, ma non certo come andamento delle precipitazioni nel corso dell’anno). Da notare che pur non essendo un giugno con piogge record, né straordinario, era dal 1995, quando caddero 153.2 mm, che il primo mese estivo non risultava così piovoso e che sono solo 17 gli anni dal 1830, in cui si sono registrati oltre 100 mm di pioggia in giugno. Il record, del 1850, ammonta a 181.5 mm: quell’anno il giorno 3 caddero ben 83.7, la gran parte in un forte rovescio fra le ore diciannove e le venti e quindici. Quello è ancora il giorno più piovoso di giugno, anche se quest’anno ci siamo andati vicino coi 68.8 mm del giorno 6, che risulta storicamente il secondo più piovoso per il mese.
Un semestre di fuoco
A stupire sono, tuttavia, i dati termici del primo semestre 2007. Dalle osservazioni effettuate presso il torrione di Palazzo Ducale a Modena, infatti, risulta una temperatura media di 15.3°C, che straccia letteralmente il precedente semestre record del recente 2001 (13.7°C) e supera sbalorditivamente la media 1971-2000, che è di appena 11.6°C.
“A questo punto – commentano Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – molto probabilmente il 2007 sarà nettamente l’anno più caldo dei modenesi (e non solo). E’ l’inequivocabile dimostrazione che il clima si riscalda e l’imputato di questo fenomeno dalla pesanti conseguenze è l’uomo con le sue attività ad alto consumo energetico e l’irresponsabile azione di deforestazione del pianeta”.
I suggerimenti
Consigli, siti e opuscoli sulle “buone pratiche” per ridurre le emissioni e mitigare il cambiamento climatico non mancano certo, ma a volte ci dimentichiamo anche delle cose più banali. Ecco allora un consiglio proposto dagli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia: spegnere l’aria condizionata, per chi ce l’ha, approfittando delle temperature meno calde; areare gli appartamenti spalancando le finestre solo al mattino presto o a tarda sera e tenere chiuse le tapparelle durante il giorno. L’effetto che si ha consente di risparmiare notevolmente sui consumi energetici.
Le previsioni
Attualmente è presente un’ampia circolazione depressionaria a tutte le quote centrata sulla Scozia, responsabile di infiltrazioni di aria fresca dai quadranti occidentali. Domani (mercoledì 4 luglio) il veloce transito di una saccatura con aria fredda in quota, sarà causa di venti anche forti in Appennino e isolati temporali nel pomeriggio – sera, più probabili nella Bassa. Già da giovedì 5, tuttavia, la saccatura si allontanerà ed il cielo tornerà ovunque sereno o poco nuvoloso, ma con temperature gradevoli. Venerdì 6 luglio e sabato assisteremo ad una parziale rimonta dell’anticiclone in quota, con rialzo termico, anche se per il momento non sono previste rilevanti ondate di calore.