E’ giunto all’ottava rilevazione l’Osservatorio congiunturale sulla piccola e la media impresa di Confartigianato Federimprese Emilia Romagna. Si tratta di un’indagine telefonica svolta tra il 18 e 28 giugno 2007 su un campione di oltre 900 imprese dell’Emilia Romagna con l’obiettivo di monitorare il loro andamento attraverso l’analisi di fatturato, ordini, occupazione e investimenti. Tastando il polso degli imprenditori l’impressione che si ricava è quella di una crescita lenta (che non supera il punto percentuale) ma costante che coinvolge anche per l’artigianato.

Il quadro generale
Il 2007 si è aperto con un incremento di produzione/domanda dello 0,8% che si conferma in termini tendenziali consolidando il progresso di 2006 (+0,5%) ed anche nel prossimo semestre si attende un incremento del +1,4%. Nel fatturato si registra una variazione positiva dello 0,7%, sullo stesso livello di quella congiunturale a conferma del buon stato di salute della piccola impresa emiliano-romagnola. Per il secondo semestre 2007 le valutazioni degli imprenditori confermano la tendenza ad un consolidamento della crescita oltre il punto percentuale, è vero però che oltre la metà non crede che ci potranno esserci particolari evoluzioni del proprio volume di affari.
Continuano a crescere i prezzi dei fornitori che si assestano però intorno a +5% ed anche nei prossimi mesi si prevede un ulteriore incremento dell’1,8%. Ovviamente il buon andamento della produzione/domanda e del fatturato favorisce lo sviluppo dell’occupazione con un aumento di addetti di quasi un punto percentuale che nei prossimi sei mesi arriverà al 2,1%.
Per quanto riguarda gli investimenti la propensione a farne è passata dal 20% del secondo semestre 2006 al 13,6% del primo semestre 2007 confermando la tendenza degli operatori economici ad investire meno nei primi mesi di ogni nuovo anno. Ma anche per prossimi sei mesi solo il 7% delle imprese hanno già programmato nuovi investimenti ed il 6,3% deciderà se farlo sulla base delle condizioni economiche. Meno brillanti rispetto al secondo semestre 2006 le esportazioni che sono pressoché invariate (-0,1%) ed anche le prospettive future rivelano ancora una certa staticità.
Artigianato e piccola impresa
Ci sono buone notizie per il comparto artigianale che nei primi mesi del 2007 ha visto consolidati i progressi di fine del 2006 con una crescita della produzione/domanda dello 0,5% e dello 0,7% per quanto riguarda il fatturato. Migliora la situazione occupazionale con un moderato incremento del numero di addetti (+0,3%), mentre frena la propensione di investimento che passa dal 20,1% all’11,1%. Andamenti positivi che saranno confermati nel prossimo semestre con un incremento dello 0,4% di produzione/domanda e fatturato e del 2,6% nell’andamento occupazionale, mentre si mantiene stabile ma debole la propensione all’investimento.
Positiva anche la situazione della piccola impresa con una crescita dell’1% di produzione/domanda, dello 0,6% del fatturato e dell’1,6% dell’occupazione, negativa solo la propensione agli investimenti con un calo superiore al 4%. Le prospettive per il prossimo semestre sembrano confermare il buon stato di salute della piccola impresa con un incremento della domanda del 2,4% e del fatturato del 2,9%, con il consolidamento dell’occupazione (+1,5%), resterà però in calo la propensione ad investire certa solo per il 12% degli intervistati.
I settori di attività
In generale nei primi sei mesi del 2007 il comparto produttivo ha fatto segnare una decisa ripresa dei livelli produttivi e del fatturato (+1,6% e +1,7%), in crescita anche gli ordini (+1,3%) e il mercato del lavoro (+1,3%) ma diminuisce leggermente la propensione ad investire (18,3%). Segnali di espansione si prevedono anche nei prossimi mesi ma nonostante questo ottimismo solo il 9% delle aziende che ha già programmato di investire ed il 6% che lo farà in presenza di condizioni favorevoli. Prendendo in esame i comparti si evidenzia il trend positivo per il metallo e prodotti in metallo e per l’elettrica ed elettronica, andamenti stazionari nel comparto della meccanica e macchine e nella chimica, plastica, vetro, carta. Sono invece in difficoltà le aziende dell’alimentare, del tessile, abbigliamento, concia e dei mobili e legno.
L’andamento del settore edile conferma la fase di rallentamento iniziata nei mesi scorsi con un leggero calo di domanda e fatturato (-0,2% e -0,4%), battuta d’arresto che porta ad un contenuta propensione ad investire (15,1%), fermo anche il mercato delle assunzioni. Nel secondo semestre 2007 sono previsti segnali di ripresa con la domanda ed il fatturato che dovrebbero crescere fino ai due punti percentuali e con l’occupazione che dovrebbe segnare un +2,8% in termini di addetti.
Si consolida la crescita nel settore dei servizi alle imprese ed anche nei prossimi sei mesi gli operatori del settore si aspettano nuovi sensibili miglioramenti mentre il settore dei servizi alle persone ha visto una decisa ripresa della domanda (+1,1%) che non si è tradotta in un significativo incremento del volume d’affari (+0,1%). Nei prossimi sei mesi gli operatori si attendono nuovi progressi nella domanda (+0,9%), nel fatturato (+0,5%), e nell’occupazione (+0,7%), resterà comunque bassa la propensione ad investire.
Le performance provinciali
Bologna, nella prima parte del 2007, evidenzia un certo equilibrio dei livelli in tutte le variabili economiche ed anche a livello tendenziale emerge questa stazionarietà degli andamenti. Stabile appare l’occupazione, mentre sul piano degli investimenti solo una quota minima di imprese ha operato in questa direzione (7,3%).
Le indicazioni attese per il secondo semestre non esprimono particolari evoluzioni rispetto ai primi mesi del 2007 e i saldi di previsione riflettono ancora una situazione di equilibrio, con un leggero miglioramento nell’andamento degli ordini (18,7) e nella propensione ad investire (5,2% investimenti programmati e 8,4% investimenti possibili).
Il primo semestre 2007 ha presentato nelle imprese della provincia di Ferrara alcuni elementi di difficoltà: si evidenzia infatti una prevalenza di andamenti negativi nella domanda (-33,7), nel fatturato (-34,5) e negli ordini (-31,8), mentre nell’occupazione l’andamento appare stazionario. Risultano migliorati gli investimenti (15,7%), mentre per il prossimo periodo non si registrano brillanti indicazioni sotto questo punto di vista (investimenti programmati 5,1%, possibili 7,1%). A livello tendenziale si conferma ancora una certa difficoltà della provincia ad intraprendere un nuovo sentiero di crescita ed in questo senso si registrano saldi negativi in tutti gli indicatori, eccetto che per l’occupazione. Nei prossimi mesi la situazione dovrebbe presentare qualche miglioramento anche se gli andamenti previsti non rivelano una vera e propria ripresa quanto piuttosto la possibilità di mantenere i livelli del semestre appena concluso.
Le imprese della provincia di Forlì-Cesena continuano ad attraversare una fase economica caratterizzata da andamenti leggermente negativi: produzione / domanda (-7), fatturato (-5,6) e ordini (-8,0). Più stabile appare la dinamica occupazionale (-0,9) mostrando tuttavia ancora una certa difficoltà ad assorbire nuova manodopera. Tali valutazioni vengono confermate considerando i saldi tendenziali, mentre per quanto riguarda gli investimenti si registra nel primo semestre 2007 una sensibile flessione, ma già il 12% è intenzionato ad investire nel prossimo semestre ed il 4% è intenzionata a farlo se si realizzeranno favorevoli condizioni economiche. In termini di previsione infine si dovrebbero segnalare dei possibili miglioramenti in tutti i principali indicatori.
Nel corso della prima metà del 2007 le imprese della provincia di Modena hanno subito ancora alcuni ridimensionamenti nella domanda (-10,6) e nel fatturato (-15,2), mentre negli ordini la situazione appare stazionaria (2,8). L’andamento del primo semestre per quanto riguarda le dinamiche occupazionali risulta in leggero progresso (8,7). Nei prossimi mesi si prevede un miglioramento della domanda e del fatturato (saldi rispettivamente pari a 15,7 e 19,0), una crescita più sostenuta degli ordini (25,1), mentre sul piano occupazionale non si dovrebbero segnalare nuovi significativi inserimenti (8,7). Sul piano degli investimenti nel primo semestre 2007 si registra una leggera flessione rispetto alla seconda parte del 2006 (21% contro 18,2%) ed anche nei prossimi sei mesi non si dovrebbe registrare una particolare spinta in questa direzione.
Nella provincia di Parma prosegue anche nel primo semestre 2007 l’andamento non particolarmente brillante della produzione / domanda e del fatturato (saldi rispettivamente pari a -22,1 e -16,2). I livello degli ordini appare stabile così come l’andamento occupazionale, mentre cala di quasi sette punti la propensione ad investire. Le dinamiche tendenziali esprimono andamenti negativi più contenuti a testimonianza di una situazione in progressivo assestamento e le indicazioni per il prossimo semestre sembrano dare qualche segnale positivo, soprattutto in riferimento all’andamento del fatturato (11) e su quello degli investimenti (10,5% investimenti programmati e 9,3% investimenti possibili).
La situazione delle aziende della provincia di Piacenza sembra mostrare ancora una situazione di stallo dell’attività economica. I saldi della produzione / domanda e del fatturato si mantengono leggermente negativi (rispettivamente -8,2 e -6,6), mentre più pesante appare l’andamento del livello di ordinativi (-23,6).
Anche la dinamica occupazionale non rivela andamenti particolarmente brillanti confermando l’attuale stato di empasse. A livello tendenziale non si registrano particolari miglioramenti e sul fronte degli investimenti nell’ultimo semestre si è registrato un notevole rallentamento dell’attività sotto questo punto di vista. Le previsioni per i prossimi mesi sono comunque buone: dovrebbe migliorare l’andamento della produzione / domanda, del fatturato e degli ordini, mentre si rinvia ancora la possibilità di una ripresa dell’occupazione. Negli investimenti infine permane un generale stato di incertezza che non sembra favorire, neppure nel prossimo semestre, nuovi investimenti.
Nel primo semestre 2007 le imprese della provincia di Ravenna hanno migliorato le tendenze per domanda e fatturato, mentre nel livello degli ordinativi si conferma il trend positivo già evidenziato nella seconda parte del 2006. Nei primi mesi del 2007 si consolida anche l’andamento occupazionale, mentre peggiora la propensione ad investire, pur attestandosi sui livelli medi regionali. I saldi tendenziali confermano la ripresa dell’economia nella provincia con buone indicazioni soprattutto in riferimento a fatturato ed ordini. Nelle previsioni degli addetti ai lavori prevale la sensazione che non si potranno verificare nuovi miglioramenti, ma tendenzialmente rimarranno invariati i livelli raggiunti nel corso della prima parte dell’anno, eccetto che per l’occupazione in cui si dovrebbero registrare nuove assunzioni.
Le imprese della provincia di Reggio Emilia, nel corso della prima metà del 2007, registrano ancora leggeri ridimensionamenti nella domanda (-15,3) e nel fatturato (-22,4), mentre negli ordini la situazione appare stabile (-3,6). L’andamento del primo semestre per quanto riguarda le dinamiche occupazionali risulta analogo a quello del secondo semestre 2006 dove non si segnalano particolari movimenti in entrata. Nei prossimi mesi si prevede una ripesa della domanda e del fatturato (saldi rispettivamente pari a 14,5 e 12,4), una crescita più sostenuta degli ordini (33,3), mentre sul piano occupazionale si dovrebbe verificare una leggera ripresa nonostante il saldo non riveli nuovi possibili inserimenti (7,0). Sul piano degli investimenti nel primo semestre 2007 si registra un’analoga propensione rispetto alla seconda parte del 2006 (intorno al 16%) ed anche nei prossimi sei mesi si dovrebbe mantenere inalterata tale propensione.br>
Nel primo semestre 2007 gli andamenti congiunturali registrati all’interno della provincia di Rimini evidenziano una certa stazionarietà dei livelli: in tutti i principali indicatori si rileva una leggera prevalenza di andamenti negativi, anche se per gli ordini le indicazioni che si ricavano risultano nettamente positive e migliori rispetto al semestre precedente. Cala la propensione ad investire anche se in termini complessivi la provincia si colloca sui livelli medi regionali. I saldi tendenziali esprimono qualche miglioramento rispetto al primo semestre 2006 e le previsioni per il prossimo semestre confortano la sensazione che le imprese della provincia possano finalmente trovare quella spinta per lasciarsi alle spalle un periodo non particolarmente brillante.