Dalla Provincia di Bologna è arrivato il ‘no’ al polo funzionale ‘Romilia’ che Alfredo Cazzola avrebbe voluto far sorgere a pochi chilometri dalla città e che avrebbe dovuto comprendere anche il nuovo stadio.


La presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, ha firmato la lettera, indirizzata anche ai vari rappresentanti delle istituzioni, con cui informa la societa’ Aktiva (costituita da Cazzola e dagli allora suoi soci nel Bologna Calcio Menarini e Mario Bandiera, quest’ultimo poi uscito dalla società rossoblu’) della ”sostanziale incompatibilità della proposta con i criteri e i vincoli del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp)”.

‘Romilia’, nella proposta presentata il 30 novembre e poi aggiornata, prevedeva tra l’altro, oltre ad uno stadio da 25-30.000 posti, un parco divertimenti, un parco dedicato all’automobile e un parco commerciale, ipotizzando circa 2.500 posti di lavoro.

In questi mesi ci sono state molte polemiche e prese di posizione pro e contro il progetto ma da giorni circolavano voci su un pronunciamento negativo da parte della Provincia.
Varie le dichiarazioni odierne:
I Consiglieri provinciali di Forza Italia Giuseppe Sabbioni, Luca Finotti e Angela La Banca.
“Romilia 2 e se necessario anche Romilia 3, rappresentava un’importante fonte di sviluppo e di occupazione dell’intero territorio provinciale ed in particolare per una zona che sta vedendo cadere la vocazione agricola.
Senonchè la Giunta provinciale, dopo aver tergiversato per parecchi mesi, alzando continuamente l’asticella come si fa per il salto in alto, ha trovato il modo di dire no sulla base di presunti vincoli invalicabili (dalle distorsioni ambientaliste, alle questioni di percorribilità ecc.).
Pare anche intravedersi l’effetto delle dichiarazioni del Sindaco di Imola che vorrebbe forse legare in un matrimonio indissolubile la nascita della cosiddetta Motor Valley e la nascita di Romilia.
Finisce così, in malo modo, la lunga telenovela di un progetto importante, con tutte le caratteristiche della fiction (Romilia 1 , Romilia 2 ed eventuali repliche), che aveva tanto interessato il nostro territorio.
Ancora una volta le sinistre, senza distinzioni fra l’ala riformista e quella radicale, dimostrano l’incapacità di accogliere nuove idee per lo sviluppo della nostra comunità che soffre di una progressiva e pericolosa paralisi”.

La delibera con cui la Giunta provinciale, con un blitz estivo avvenuto nella prima mattinata di oggi 31 luglio, ha rigettato in modo definitivo e non appellabile con grave miopia politica il pre-progetto Romilia, richiede un ampio ed approfondito dibattito in Consiglio provinciale, unico luogo deputato all’approvazione delle linee di indirizzo. Avvalendoci delle norme statutarie, abbiamo chiesto al Presidente Maurizio Cevenini la convocazione straordinaria del Consiglio, che dovrà avvenire necessariamente entro 10 giorni da oggi.

Giuseppe Sabbioni (vicepresidente del Consiglio);
Luca Finotti (capogruppo FI);Sergio Guidotti (capogruppo AN)

Gabriele Zaniboni, Andrea De Pasquale Gruppo Consiliare La Margherita – DL in Provincia:
“Il Gruppo Consiliare della Margherita – Democrazia è Libertà in Provincia di Bologna, prendendo atto delle conclusioni del lavoro tecnico del Settore Pianificazione della Provincia, che ha valutato il Polo Funzionale Romilia non coerente con le scelte strategiche di assetto del territorio provinciale, e in particolare con le norme di attuazione del PTCP, ribadisce con chiarezza:

– il convinto apprezzamento per l’approfondito lavoro di valutazione svolto dagli uffici tecnici della Provincia in soli 59 giorni;
– la piena soddisfazione per l’impegno onorato dalla Presidente e dal vicepresidente con delega all’urbanistica di chiudere l’istruttoria entro il mese di luglio;
Il Gruppo della Margherita sostiene inoltre con convinzione la presidente e la Giunta nel’orientamento assunto rispetto al Polo funzionale denominato Romilia, e sottolinea l’importanza e il valore del PTCP quale atto fondamentale di programmazione territoriale ed urbanistica della provincia di Bologna, non come “bibbia” immutabile o “gabbia” invalicabile, ma come strumento che ben fotografa le criticità oggettive e le potenzialità del nostro territorio, indicando con chiarezza le soluzioni da adottare.

Il Gruppo Consiliare della Margherita considera infine prioritaria, in ogni scelta territoriale, la salvaguardia dell’equilibrio territoriale, della compatibilità ambientale e sociale, e della competitività economica e trasportistica dell’area bolognese, anche per evitare sottovalutazioni ed errori commessi nel passato.

Dopo aver letto le dichiarazioni del Sindaco di Medicina, Nara Rebecchi, sulla bocciatura di Romilia da parte della Provincia, sento la necessità di manifestare stupore e indignazione quando cita alcune forze della Sinistra (Comunisti Italiani compresi) come forze politiche che conducono battaglie di retroguardia e svolgono un ruolo di detrattori rispetto allo sviluppo e al futuro di Medicina. Il Gruppo dei Comunisti Italiani rispetta la valutazione tecnica che ha espresso l’Ufficio Tecnico Provinciale e che ha portato alla bocciatura del Progetto Romilia. Le dichiarazioni del Sindaco di Medicina, anziché dare una valutazione politica e “lucida”, appaiono più come semplice sfogo.
Da un Sindaco ci si aspetta altro!
(Il Consigliere del PdCI Giovanni Venturi)

I Gruppi Consiliari di P.R.C, P.d.C.I. e Verdi alla Provincia di Bologna esprimono la propria soddisfazione per la presentazione della relazione istruttoria fatta – in sede di riunione delle Commissioni 4°, 6° e 7° – dal direttore del Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Ing. A. Del piano contenente le valutazioni della proposta cosiddetta “Romilia” e introdotta dalla Presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti e dall’Assessore alla Pianificazione Territoriale e Trasporti Giacomo Venturi, Vice Presidente della Provincia.
E’ – questo – un atto dovuto, varato nei tempi tecnici previsti: avrebbe potuto essere presentato mesi addietro, se solo i proponenti non avessero atteso il mese di giugno per inviare la documentazione necessaria e ripetutamente richiesta. Sottolineano come il parere negativo espresso su Romilia riprenda molte delle argomentazioni critiche avanzate nei mesi scorsi dai nostri Gruppi Consiliari come da molti Consiglieri della maggioranza.
In particolare rilevano come – attraverso questa valutazione – si sia potuto ottemperare agli obblighi di questa Amministrazione Provinciale, come anche auspicato dall’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Provinciale, in data 28 febbraio 2007 e sostenuto da tutta la coalizione del Centro-Sinistra.
Esprimono la massima riprovazione per le dichiarazioni del Sindaco di Medicina Nara Ribecchi, che giudicano false per quanto riguarda il mancato coinvolgimento del Comune di Medicina per responsabilità della Provincia di Bologna e che suonano intimidatorie nei confronti delle forze politiche – in particolare quelle della sinistra – indicate come responsabili della bocciatura di Romilia per il solo fatto di aver chiesto che questa venisse esaminata nel rispetto delle norme vigenti, per tutelare cittadini e territorio.