Aprirà al pubblico il prossimo 24 agosto a Palazzo De Andrè a Ravenna la mostra ‘Renato Guttuso: la passione della forma’, che si realizza in due
sedi espositive, tra loro intimamente connesse: il Pala De Andrè e la fondazione Tito Balestra di Longiano (dal 25 agosto).


A venti anni della scomparsa dell’artista, l’associazione culturale “Il Cerbero” vuole ripercorrere, con questa mostra, la vita e l’impegno
artistico-politico di uno dei più grandi interpreti del secolo scorso.

Esponente di punta del dibattito sul ‘realismo’ e sulla funzione sociale dell’arte, Guttuso è stato un punto di riferimento, per un’intera generazione, della ricerca artistica italiana ed internazionale.
Questo elemento è facilmente riconoscibile attraverso la lettura delle 40 opere in mostra al Pala De Andre’ di Ravenna e delle 26 opere in mostra alla fondazione ‘Tito Balestra’ di Longiano.
In tutto, 66 opere tra disegni, incisioni e dipinti a olio, attraverso un percorso cronologico che si snoda dagli anni ’40 agli anni ’80 e che si esplicita nella visione di alcune delle opere di nudo, delle opere dedicate ai soggetti protagonisti di un contesto sociale, come ‘Donne di zolfatari’ (Studio) del 1953 o il disegno ‘Pescatori di Sicilia’ del 1949, delle scene del quotidiano che l’artista con abile maestria riusciva a rendere con pochi tratti di china, come ‘La strada’ (1945) o ‘Plinius’ (1952) e infine della serie dedicata alle nature morte, come ‘Natura morta con sedia’ (1958).

La mostra, che andrà avanti fino al 16 settembre in entrambi le sedi espositive, ha il patrocinio di mistero per i Beni e le Attività Culturali, regione Emilia-Romagna, provincia e comune di Ravenna.