Una mostra internazionale di arte contemporanea per favorire l’incontro tra due mondi, l’Oriente e l’Occidente: con questo obiettivo sono state selezionate, in base a valutazioni circa la qualità e l’affidabilità dell’investimento, oltre 130 gallerie operanti e attive in 25 Paesi diversi.

Debutterà dal 6 al 9 settembre 2007 presso lo
Shanghai Exhibition Center “SH Contemporary”, la prima rassegna internazionale di arte contemporanea organizzata in Asia.

Il progetto, partito da BolognaFiere, è stato appoggiato dall’ICE – l’Istituto nazionale per il commercio estero: è stato raggiunto un accordo con la Shanghai International Cultural Communication Association (SICCA) – Associazione che riunisce i principali gruppi media della città asiatica, nonchè organismi governativi operanti nel settore dei media e delle relazioni internazionali, e all’inizio di settembre il progetto si concretizzerà nella prima esposizione che offrirà un inedito panorama sull’arte contemporanea dei Paesi della regione dell’Asia-Pacifico.

La fiera, che offre anche una serie di
manifestazioni parallele, vede la collaborazione del Ministero del Commercio Internazionale e della Regione Emilia-Romagna. La rassegna prevede inoltre due sezioni speciali: la prima, “Best
of Artists”, dedicata alle opere di 15 artisti, con un focus sull’arte asiatica contemporanea portatrice di messaggi di rilevanza storica; la seconda, “Best of Discovery” offrira’ per la prima volta ad artisti emergenti dell’area Asia-Pacifico, l’opportunità di presentare i propri lavori ad un pubblico internazionale. “SH Contemporary” offre un’opportunità di contatto tra le migliori gallerie, intermediari, artisti, collezionisti, esperti ed entusiasti nella regione dell’Asia-Pacifico e nei principali mercati mondiali, senza tralasciare
i Paesi emergenti. Questa rassegna giunge in un momento in cui biennali, musei di arte contemporanea e centri d’arte stanno nascendo un pò dappertutto in Asia, accompagnando lo sviluppo
di un mercato dell’arte contemporanea che si combina alla crescita esplosiva della classe medio-alta.

“La liberalizzazione sociale in atto in larghe sezioni dell’Asia di oggi, ha consentito la diffusione di una scena artistica attiva ed eccitante. Noi abbiamo un mercato dell’arte totalmente orientato sugli Stati Uniti e l’Europa. “Il continente asiatico mostra inequivocabilmente che esiste una globalizzazione
dell’arte ma non del suo mercato- spiegano Mauro Malfatti di Bolognafiere China, il direttore di eventi fieristici Lorenzo Rudolf ed il direttore creativo Pierre Huber- L’Asia è adesso pronta per la sua rassegna internazionale dell’arte”.

“Forse oggi possiamo guardare all’arte contemporanea cinese come lo specchio di una realtà in rapido cambiamento” – ha concluso
l’ambasciatore Umberto Vattani, presidente dell’ICE.