“Bilanci comunali che rafforzino la ripresa economica e rilancino i consumi attraverso aiuti alle famiglie, la difesa del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, il coraggio di tagliare finalmente le spese meno necessarie, come quelle che servono a promuovere certi eventi pseudo-culturali”. È la richiesta che il segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone presenta ai sindaci modenesi alla ripresa dell’attività amministrativa e del dibattito politico.

“Quest’anno non vogliamo scherzi – dice Falcone – La discussione sui bilanci preventivi 2008 deve avvenire concretamente con il sindacato, prima della stesura e non dopo, a bilanci approvati. Poiché pare che il governo ridurrà ulteriormente i trasferimenti agli enti locali, vogliamo capire quali intenzioni hanno gli amministratori pubblici modenesi. Nonostante la nostra contrarietà, nel 2006 sono ricorsi all’addizionale Irpef. Hanno preso una scorciatoia, anziché percorrere la strada maestra dell’equità”.

Il segretario della Cisl, insomma, invoca una concertazione vera e invita la classe politica locale a mettersi in gioco, accettando il confronto e abbandonando quell’autoreferenzialità che di solito la contraddistingue.
“Chiedo ai sindaci di non aspettare passivamente la decisioni di Roma, ma di giocare in anticipo. Prendiamo il problema del rincaro dei mutui per la casa dovuto al rialzo del tasso ufficiale di sconto. Per molte famiglie anche modenesi è una stangata, quindi – argomenta Falcone – un eventuale incremento di tariffe e tributi locali le metterebbe in ginocchio. È solo un esempio del perché sollecitiamo una logica redistributiva e solidale nell’impostazione dei bilanci preventivi. Non dimentichiamo che sette milioni di lavoratori, dai metalmeccanici agli statali, dagli addetti delle pulizie a quelli del commercio, sono ancora in attesa del nuovo contratto, hanno cioè stipendi e salari che non recuperano il potere d’acquisto eroso dall’inflazione. Le amministrazioni locali, invece, di solito sono molto rapide nell’adeguare all’inflazione le loro tariffe e tributi, ma così facendo non contribuiscono a una vera politica dei redditi”.

In pratica il segretario della Cisl invita a guardare ai bisogni concreti delle famiglie, dei giovani, degli anziani e degli immigrati, a coloro cioè che, a suo avviso, devono diventare i primi destinatari delle risorse pubbliche “se vogliamo – conclude Falcone – una società modenese coesa e solidale”.