I prezzi degli immobili frenano nel primo semestre del 2007, con l’incremento più basso dall’inizio del boom immobiliare. E in alcune grandi città, per la prima volta dal 1998, i prezzi sono addirittura in discesa: è il caso di Genova (-2,1%), Bologna (-1%), Napoli (-0,9%), Firenze (-0,6%) e Bari (-0,4%).


E’ quanto emerge da una ricerca dell’Ufficio Studi di Tecnocasa, la quale ha rilevato che i prezzi sono aumentati dell’1,4% nei comuni dell’hinterland metropolitano, dell’1% nei capoluoghi di provincia e soltanto dello 0,6% nelle grandi città.

In particolare, le quotazioni delle case sono aumentate a Palermo (+3,1%), Milano (+2,9%), Torino (+2,7%), Verona (+1,1%) e Roma (+0,7%).
I prezzi si sono alzati soprattutto nell’Italia meridionale (+1,6%), seguita da quella centrale (+1,3%) e settentrionale (+0,3%). Le città in cui sono stati registrati i maggiori aumenti sono state Caltanissetta (+12,9%), Isernia e Oristano (+7,1%) al Sud, Viterbo (+9,5%), Frosinone (+7,7%) e Terni (+7,3%) al Centro, Lecco (+7,1%), Treviso (+6,3%) e Alessandria (+3,7%) al Nord.

La ricerca ha inoltre rilevato che le abitazioni più richieste nelle grandi città sono i trilocali (38,5%) e i bilocali (29,2%). Anche dal lato dell’offerta, le tipologie più presenti sul mercato sono il trilocale (33,4%) e il bilocale (25,3%).
Per Tecnocasa, “la crescita dei prezzi delle abitazioni in Italia è stata, in questi anni, la più lunga mai registrata nella storia del mercato immobiliare e un suo ridimensionamento era atteso: questo trend è stato accelerato dall’aumento dei tassi d’interesse, attuato dalla Bce negli ultimi mesi, infatti nel primo trimestre del 2007 si è registrata anche la prima battuta d’arresto del mercato dei mutui, dopo sei anni di crescita”.