Se fosse confermato che i Ministri della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali stanno predisponendo un calendario scolastico che prevede l’apertura delle scuole il 10 settembre, per il turismo balneare si tratterebbe di una “destagionalizzazione” al contrario, in quanto vanificherebbe tutti i tentativi che abbiamo fatto in questi anni per allungare la stagione turistica utilizzando maggiormente il mese di settembre, che si presta allo scopo, sia per le condizioni climatiche favorevoli, che per la maggiore convenienza dei prezzi.

L’inizio delle scuole anzi andrebbe posticipato proprio per favorire la presenza sulle nostre coste della clientela rappresentata dalle famiglie che è sempre più condizionata dalla fissazione di date che poi vengono anticipate regolarmente tutti gli anni per effetto dell’autonomia scolastica dei singoli Istituti.
Senza contare che un eventuale allungamento delle vacanze pasquali, favorirebbe soprattutto i viaggi all’estero invece dell’incoming.

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ritiene quindi improponibile l’intervento ipotizzato sul calendario scolastico e auspica invece che vengano incentivate iniziative di destagionalizzazione basate su prodotti turistici che ne favoriscano la realizzazione concreta come il turismo congressuale e d’affari, sportivo e culturale, per sviluppare l’integrazione dei vari turismi.
Le imprese turistiche andrebbero inoltre sostenute in un percorso di destagionalizzazione, prevedendo agevolazioni fiscali e riduzioni di costi aziendali nei periodi di bassa stagione per incentivare una maggiore apertura delle attività stagionali.