Domani, Marc Augè, uno dei più affermati antropologi contemporanei insieme al Ministro della Repubblica per l’Attuazione del programma di Governo Giulio Santagata saranno a Reggio Emilia per partecipare alla mattina al Comitato Scientifico della ‘Biennale del Paesaggio’, di cui sono membri dal 2005 e, al pomeriggio per l’inaugurazione della mostra dell’artista modenese Franco Guerzoni che apre alle ore 18 a Palazzo Casotti ed è a cura di Giulio Bizzarri, realizzata con il contributo di CCPL in collaborazione con l’Assessorato alla cultura e al centro storico del Comune di Reggio Emilia. La mostra gode del Patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e della Biennale del Paesaggio.


Scopo principale del Comitato Scientifico è quello di delineare le linee guide e i contenuti della seconda edizione della Biennale del Paesaggio che il prossimo anno vedrà una serie di eventi, azioni concrete sul territorio, mostre e incontri/dibattiti sulle tematiche relative al paesaggio, alle infrastrutture e ai cambiamenti del nostro territorio.

La Convenzione Europea del Paesaggio testimonia un nuovo pensiero nella tutela dei territori e delle popolazioni. La Provincia di Reggio Emilia, per orientare il sistema sociale ed economico verso un futuro di eccellenza, promuove la seconda edizione della Biennale del Paesaggio, un progetto che opera su diversi livelli di azione, coinvolgendo le comunità scientifiche e intellettuali, le amministrazioni pubbliche e tutti coloro che intendono partecipare con apporti di idee, progetti e finanziamenti a nuove politiche per il Paesaggio.

Oltre ad Augè e Santagata il Comitato Scientifico è composto da: Giulio Bizzari, professionista della comunicazione; Ermanno Cavazzoni, docente di estetica e scrittore; Franco Farinelli, geografo; Roberto Gambino, architetto; Ermanno Olmi, regista; Ruggero Pierantoni, studioso della percezione acustica e visiva; Riccardo Priore, responsabile del progetto di Convenzione europea del paesaggio; Paolo Castelnovi, architetto; Andreas Kipar, architetto.
Ed è proprio grazie all’eterogeneità dei suoi componenti che il Comitato riesce ad avere una visione quanto più trasversale ed ampia possibile relativamente alle tematiche legate alle trasformazioni della società contemporanea, focalizzando la sua attenzione sulle emergenze da affrontare e sulle azioni da realizzare.