Prosegue e si rafforza l’alleanza tra Regione, Barilla e mondo agricolo per lo sviluppo della coltivazione di grano duro di qualità in Emilia-Romagna. Il nuovo accordo quadro di filiera, valido per la campagna cerealicola 2007-2008, triplica infatti i quantitativi previsti da quello 2006-2007, passando da 30 mila a 100 mila tonnellate di grano duro, “made in Emilia-Romagna” che verranno conferite all’azienda di Parma leader nel mondo nella produzione di pasta.


L’accordo è promosso dalla Regione Emilia-Romagna e coinvolge, oltre alla Barilla come industria molitoria, la Società produttori sementi di Bologna in rappresentanza dell’industria sementiera, le Organizzazioni dei produttori OP grandi colture, Cereali Romagna, Esperia, Progeo, il Consorzio agrario di Parma e quello di Piacenza, la Società cooperativa Capa Ferrara, in rappresentanza del mondo agricolo (produzione e stoccaggio dei cereali). Il contratto riguarda dunque l’intera filiera di produzione del grano duro e anche per questo rappresenta una importante novità nel panorama agricolo italiano e un modello innovativo di integrazione tra agricoltura, industria e istituzioni, applicabile ad altre produzioni regionali.
Barilla è oggi il maggiore utilizzatore mondiale di grano duro per produzione di pasta con oltre 1.250.000 tonnellate di grano, equivalenti a 900 mila tonnellate di pasta. In Italia, il fabbisogno di grano duro del gruppo è pari a 900 mila tonnellate all’anno e nella primavera del 2008 sarà operativo a Parma il più grande mulino a grano duro del mondo, integrato con i pastifici, che a regime sarà in grado di assorbire 300 mila tonnellate di grano duro all’anno.

Cosa prevede l’accordo
Le ricadute positive dell’intesa sono molteplici, sia per la Barilla che potrà disporre di grani di qualità prodotti in Emilia-Romagna e ridurre così la sua dipendenza dall’estero, sia per le aziende agricole per le quali l’accordo è un´importante indicazione per la programmazione delle coltivazioni, nella direzione di quanto richiesto dal mercato. Infine, regolarizzando l’approvvigionamento, l’intesa potrà contribuire a stabilizzare i prezzi del grano duro, che quest´anno hanno avuto brusche impennate (+ 145% in sei mesi), dovute anche a fattori speculativi su scala globale, con ricadute sulla disponibilità del prodotto e sulla regolarità delle forniture.
Il contratto quadro si articola in singoli contratti di fornitura tra la Barilla come industria molitoria e le organizzazioni firmatarie per un volume totale di circa 100 mila tonnellate per il 2007-2008.
A loro volta le organizzazioni di produttori (OP Grandi colture di Ferrara, Cereali Romagna di Forlì, Esperia di Bologna, Progeo di Reggio Emilia), i Consorzi agrari di Parma e Piacenza, e la Cooperativa Capa Ferrara, in qualità di produttori e stoccatori del grano duro, stipulano con i singoli agricoltori soci gli accordi di coltivazione. La Società produttori Sementi di Bologna, selezionatrice e costitutrice delle varietà identificate dal disciplinare, fornisce il seme necessario alle coltivazioni sotto contratto.
Il contratto prevede l’utilizzo di varietà specifiche quali: Normanno, Levante, Saragolla e Svevo, particolarmente adatte all’utilizzo dell’industria pastaria. Il prezzo di base è legato al listino della Borsa merci di Bologna, ma sono previsti premi concordati legati ad una griglia qualitativa che tiene conto del contenuto proteico e di altri fattori, dei servizi prestati e dell’adesione al progetto, la consegna programmata e ripartita nell´arco della campagna, il rispetto di un disciplinare di coltivazione e conservazione del grano duro, in linea con il disciplinare di produzione integrata realizzato dalla Regione.