Con l’adozione del Programma Operativo Regionale da parte della Commissione Europea, la Regione Emilia-Romagna dà avvio alla nuova programmazione regionale per le politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro.


Durante i mesi di negoziato tra la Commissione europea e la Regione (il Programma era stato inviato dall’Emilia-Romagna il 5 marzo 2007) sono state approvate le “Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2007-2010” ed è stato sottoscritto l’”Accordo tra Regione e Province dell’Emilia-Romagna per il coordinamento della programmazione 2007-2009 per il sistema formativo e per il lavoro”.
Per rendere organico l’insieme delle azioni che la Regione finanzierà con le risorse del primo biennio di programmazione, la Giunta ha approvato nella seduta di ieri il “Piano delle attività regionali 2008”, ed è stato deliberato il bando con l’invito a presentare progetti per le azioni 2008.

“Già in questo primo biennio saranno impiegate risorse significative – spiega l’assessore regionale alla Formazione professionale, Paola Manzini – Il nostro obiettivo è qualificare la società della conoscenza, accrescere la qualità delle condizioni e delle prestazioni di lavoro e contribuire all’innovazione e alla crescita sostenibile del nostro sistema economico-produttivo, anche attraverso la creazione di reti tra università, centri di ricerca e mondo produttivo”.

Le risorse del Fondo Sociale Europeo a programmazione regionale per il primo biennio sono oltre 44 milioni di euro, a cui si aggiungono 2 milioni e 650 mila euro di risorse nazionali sulla base della Legge 236/93. Il Piano regionale completa le programmazioni provinciali già avviate, che solo per il 2007 vedono impegnate risorse per ulteriori 92 milioni di euro circa.
Nel piano si ribadisce la competenza della Regione in materia di programmazione generale del sistema formativo e di indirizzo, e la competenza di coordinamento in materia di politiche del lavoro. Competono inoltre alla Regione l’attuazione degli interventi che possono essere svolti, per specializzazione e bacino d’utenza, esclusivamente a livello regionale, così come la definizione degli standard regionali per la formazione professionale, per le azioni di integrazione fra l’istruzione e la formazione professionale e per le prestazioni in materia di tutela, sicurezza e qualità del lavoro.
Sempre alla Regione compete la sperimentazione di nuove metodologie o nuove tipologie di utenti, l’esercizio delle funzioni di riconoscimento formale e certificazione delle competenze e il monitoraggio e la valutazione delle politiche di istruzione, formazione e lavoro.

Il Bando 2008
L’obiettivo è coniugare la competitività, la crescita e l’innovazione del nostro sistema economico-produttivo con elevati standard di qualità, di sicurezza, di inclusione e di coesione sociale. Sono previsti interventi volti a sostenere la qualificazione e l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese ed interventi per sostenere l’inclusione lavorativa quale condizione per l’inclusione sociale della fasce più deboli.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative del bando 2008 sono 10 milioni e 200 mila euro.
Per sostenere le imprese interessate da trasformazioni organizzative ad affrontare i cambiamenti e a cogliere le opportunità del mercato, sono state previste azioni di formazione alta e specialistica, con particolare attenzione ai bisogni formativi delle figure imprenditoriali e manageriali nelle piccole e piccolissime imprese, anche no profit, valorizzando logiche di relazione, di filiera e di rete.
Il bando prevede ancora quali azioni sperimentali l’attivazione di Piani formativi settoriali o territoriali volti a dare attuazione in modo sperimentale agli obiettivi di qualificazione della formazione per l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, in un’ottica di valorizzazione delle specificità e di complementarietà delle diverse risorse pubbliche e private.
Interventi mirati permetteranno di rispondere tempestivamente attraverso percorsi integrati a situazioni di crisi nel contesto di ristrutturazioni aziendali o settoriali, mobilità, CIGS, per sostenere e accompagnare il reinserimento lavorativo qualificato di lavoratori.

Le azioni volte all’inclusione lavorativa dei soggetti in condizioni di svantaggio si rivolgono ai giovani, con percorsi sperimentali individuali, per contrastare l’abbandono del percorso formativo e il precoce inserimento lavorativo, e alle donne che, necessitano di sviluppare in modo mirato, personalizzato e individualizzato competenze per l’inserimento lavorativo.
La programmazione regionale intende inoltre dare risposte all’offerta che opera su bacini di utenza di livello nazionale, sovra-regionale o regionale, tramite il finanziamento di interventi integrati formativi e di accompagnamento al lavoro.
Il bando deliberato sarà pubblicato sulla Bollettino Ufficiale della Regione il 20 dicembre e sarà disponibile da domani sul Form-azione.