Per tutto il periodo natalizio e fino al 3 febbraio 2008 al Foro Boario di Modena potrà essere ammirata la mostra di Sara Bolzoni e Nicola Zamboni “Sculture di retroguardia”.

L’esposizione organizzata dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia con la collaborazione dell’Agenzia Tris ha ricevuto il patrocinio di Comune, Provincia e Camera di Commercio di Modena ed è sostenuta da Confindustria Modena e da altre importanti imprese associate all’organizzazione imprenditoriale.



A Modena nello spazio espositivo del Foro Boario ha aperto la mostra “Sculture di Retroguardia”, una singolare rassegna che propone le opere di Sara Bolzani e Nicola Zamboni.



Alcuni anni or sono, Nicola e Sara concepirono l’idea di creare l’opera che descrivesse dal punto di vista artistico il loro sodalizio, ed anche il loro amore. All’inizio avrebbe dovuto essere la “trascrizione” a grandezza naturale della Battaglia di San Romano combattuta tra senesi e fiorentini nel 1432 descritta ed enfatizzata da Paolo Uccello, col passare del tempo, però, si è trasformata in un’avventura profonda, personale e sempre più meditata del loro lavoro comune.



Il percorso attraverso le opere degli scultori si articola attorno a tre temi: l’epica, ovvero la battaglia di cavalli e cavalieri; la narrativa, ovvero le figure femminili di Sara Bolzoni e la lirica con le foglie abilmente decorate di Nicola Zamboni.



L’allestimento delle sculture negli ampi locali espositivi del Foro Boario fornisce una suggestiva dialettica tra le loro opere, connotate da un forte realismo espressivo e materico, e uno spazio storicamente adibito, a partire dalla metà dell’Ottocento, a molteplici usi funzionali economici e sociali, evocando in particolare il suo stretto legame con quei cavalli cui offrì ricovero per breve tempo, ma che fino al secondo dopoguerra animavano l’ippodromo su cui l’edificio si affacciava.



“E’ la bellezza dell’utilizzare il rame, il metallo più antico impiegato dall’uomo, luminescente e versatile, – commenta la professoressa Elena Corradini, docente di Museologia e Critica artistica del restauro all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – che consente ai due artisti di dare espressività a forme diverse con installazioni dal rilevante impatto visivo e di grande effetto emotivo. La qualità altissima delle opere è stata raggiunta attraverso un attento lavoro manuale capace di conferire, attraverso una materia duttile come il rame, morbida, ma solida e forte, sinuosità alle forme e coinvolgente gestualità ai corpi che si potranno toccare, accarezzare”.



Attori del dialogo tra le opere e gli spazi reali e virtuali, visibili e invisibili, sono gli studenti del corso universitario di Museologia della laurea magistrale in Progettazione e Gestione delle Attività Culturali della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia che, con il coordinamento della prof. Elena Corradini, accompagneranno i visitatori attraverso le opere di questi singolari artisti.



“Con questa mostra – sottolinea il Rettore prof. Gian Carlo Pellacani – l’Ateneo intende aprire i suoi spazi espositivi, dopo le sempre apprezzate mostre a carattere scientifico, anche all’arte. Non è un fatto nuovo per le tante iniziative qui ospitate e promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio, ma è la prima volta che qui espongono artisti contemporanei. Credo che questo sia un fatto importante e che conferma il ruolo che questo luogo, il Foro Boario, vuole assumere nella vita culturale della nostra città, legando attività accademiche, ovvero la presenza e l’impegno in queste rassegne dei nostri studenti, la valorizzazione della produzione di qualificati artisti e l’esigenza di incrementare l’offerta culturale di Modena”.



La mostra, che ha avuto il patrocinio del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio di Modena, è stata organizzata dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con l’Agenzia Tris ed è stata realizzata con il sostegno finanziario di Confindustria e di alcune delle imprese ad essa associate, tra cui Interpump Hydraulics e GbGroup, nonché del gruppo bancario Edmond De Rotschild.
Gli orari di apertura al pubblico sono: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00; sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Escluso il lunedì. Proseguirà fino al 3 febbraio 2008 e l’ingresso sarà libero.