Ad una velocità impressionante, le quotazioni record del petrolio stanno determinando effetti negativi sui prezzi al dettaglio nei mercati e nei negozi di tutta Italia. Dalla frutta alla verdura, dal pesce alla carne, i listini stanno subendo ritocchi al rialzo, in alcuni casi lievi, in altri decisamente consistenti.


Queste, rispetto dicembre 2007, le percentuali medie di aumento registrate dal Codacons nelle principali città d’Italia:
Frutta: +15%

Verdura: +12%
Carne: +5%
Pesce: +9%
Pane: +15%
Latte: +5%
Pasta: +12%
Uova: +3%
Fornaggi: +8%

“Gli aumenti registrati in queste ore – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – se non rientreranno in tempi stretti, aggraveranno di 100 euro la previsione di maggiore spesa stimata dalla nostra associazione, che per il 2008 prevedeva un maggior esborso per il settore alimentare pari a 400 euro a famiglia, e che ora, alla luce di tali rincari velocissimi, rischia di salire fino a 500 euro. Il Governo – conclude Rienzi – deve mandare la Guardia di finanza nei mercati e nei negozi, per stanare chi specula sui prezzi sulla pelle dei consumatori, e adottare provvedimenti immediati per tagliare i vari passaggi di filiera”.