Il consiglio comunale di Maranello ha approvato all’unanimità, nell’ultima seduta, un ordine del giorno a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Ceramiche Ricchetti, presentato dai gruppi consigliari Partito dei Comunisti Italiani e Partito della Rifondazione Comunista.

Il documento sottolinea tra l’altro “la situazione di grande disagio economico che riguarda circa 500 lavoratori e lavoratrici modenesi del Gruppo Ceramiche Ricchetti della zona Maranello – Fiorano – Sassuolo a seguito dell’annuncio, da parte della proprietà, di procedere alla disdetta del contratto integrativo aziendale con una comunicazione risalente al 27 dicembre. Si tratta di una azione unilaterale che non ha precedenti nella quarantennale storia delle relazioni industriali nel comprensorio ceramico, una decisione grave che stravolge le regole di quella contrattazione articolata che ha permesso anche a questa azienda di raggiungere elevati livelli di produttività e qualità del prodotto. Le disdette dei contratti aziendali – prosegue l’ordine del giorno – mirano a indebolire la contrattazione e rappresentano un attacco senza precedenti ai diritti e al salario dei lavoratori. Le aziende che hanno scelto la strada delle disdette, anziché del dialogo e della contrattazione, stanno minando le relazioni sindacali consolidate nel distretto, e nei fatti tale scelta si pone contro quella concertazione che ne ha caratterizzato lo sviluppo economico e ha consentito, grazie all’impegno, al senso di responsabilità e alla professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, di conseguire la leadership mondiale nel settore. La disdetta del contratto integrativo arriva in un momento in cui tutti, da Bankitalia alla stessa Confindustria, riconoscono lo stato di sofferenza delle buste paga dei lavoratori dipendenti. Il costante aumento generalizzato del costo della vita e la crescita dell’inflazione sono situazioni determinanti nel creare un evidente peggioramento della condizione economica dei lavoratori e delle loro famiglie. Il nostro paese come è noto ha gli stipendi tra i più bassi in Europa. Il settore ceramico – sottolinea ancora il documento approvato – rimane un comparto produttivo di enorme importanza, sia sotto il profilo occupazionale che imprenditoriale per il nostro territorio comunale, provinciale e regionale”.