Saranno premiati questa mattina nella Sala del Consiglio provinciale, i giovani studenti, laureandi o laureati delle Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia che hanno partecipato alla prima edizione del Premio per l’innovazione e l’imprenditoria giovanile, promosso dalla Provincia, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e metodi dell’Ingegneria, al fine di incentivare la progettazione di business plan relativi ad idee imprenditoriali innovative, da avviare concretamente.

Ad aggiudicarsi il premio di 35 mila euro per avvio di impresa è stato il gruppo di lavoro composto da Marcello Colli e Giorgio Signorelli, sulla base di criteri oltre che di fattibilità, riguardanti l’uso di tecnologie innovative. Il loro business plan riguarda la realizzazione di “gamma di valvole di controllo portata per applicazioni idrauliche, azionate mediante materiali a memoria di forma”. Alla cerimonia di premiazione erano presenti la presidente e il vicepresidente della Provincia, Sonia Masini e Pierluigi Saccardi, l’assessore provinciale all’Istruzione Gianluca Chierici e i componenti delle due Commissioni di valutazione.

La presidente della Provincia Sonia Masini – che ha premiato, oltre i primi classificati, anche tutti gli altri giovani partecipanti al Premio per l’innovazione – ha sottolineato “come la meccatronica sia sempre più uno dei fiori all’occhiello di questa provincia e il futuro polo tecnologico ne rappresenta il riconoscimento” e l’importanza “della scienza e della tecnica per la competitività, non solo di Reggio, ma di un Paese intero, perché le sfide oggi sono a livello internazionale”. La presidente Masini ha quindi detto “su questo e, in particolare, sulle menti dei giovani che tanta innovazione possono apportare a tutti i livelli della società, continueremo ad investire. L’ente locale che amministriamo è al vostro fianco nella vostra intraprendenza”. La presidente Masini ha anche ricordato come “Reggio vanti una tradizione imprenditoriale avanzata, quando fin dal primo Dopoguerra la creatività e l’intuito di impresa di alcuni, che pur non avevano avuto l’opportunità di studiare, diedero vita ad aziende oggi leader nei loro settori sulla scena mondiale”. Su questo ultimo punto sono intervenuti gli stessi giovani ingegneri che in particolare hanno ringraziato la “Provincia per l’opportunità di formazione che questo Premio ha rappresentato, soprattutto al fine di imparare a trasformare un’idea, prettamente tecnica, in impresa”.

Il Premio si è articolato in tre fasi a cui hanno partecipato complessivamente 51 gruppi di lavoro, per un totale di 123 giovani – fra i 20 e i 30 anni – complessivamente coinvolti. La prima fase ha visto l’individuazione da parte delle commissioni valutatrici, di quattro business plan vincitori; è seguito un momento di formazione mirata e gratuita per i vincitori della prima fase, ma estesa anche ad altri tre gruppi il cui lavoro è stato giudicato meritevole di attenzione; infine, l’ultima fase si è caratterizzata per la realizzazione di un vero e proprio progetto imprenditoriale, da parte dei quattro gruppi vincitori iniziali.

Il progetto si è articolato nell’arco complessivo di un anno e per le diverse fasi erano previsti criteri prestabiliti di valutazione, in particolare incentrati, oltre che sulla realizzabilità e sulla sostenibilità economica e finanziaria, in particolare sul contenuto tecnologico e innovativo delle idee. Destinatari di un premio minore, per l’innovatività e fattiblilità del progetto e per la poca differenza di punteggio dai primi classificati, è stato il gruppo formato Matteo Mistrorigo e Marco Morandi.

Il bando, emanato dalla Provincia nel maggio dello scorso anno, è stato elaborato con la collaborazione dei professori Fabiola Bertolotti e Diego Maria Macrì, del dipartimento di Scienze e metodi dell’ingegneria dell’Università di Modena e Reggio.

La prima fase del Premio. Al termine della prima fase, i quattro gruppi vincitori di 5 mila euro ciascuno erano così costituiti:br>
1° classificato: Matteo Mistrorigo e Marco Morandi, business idea “batterie al litio- veicoli a trazione elettronica”
2°classificato (poi risultato vincitore del premio finale): Marcello Colli e Giorgio Signorelli, business idea “gamma di valvole di controllo portata per applicazioni idrauliche, azionate mediante materiali a memoria di forma”
3°classificato: Andrea Spaggiari e Igor Spinella, business idea “dispositivo airbag di protezione per le anche”
4°classificato: Arianna Berni e Riccardo Malvezzi, business idea “impresa per il risparmio idrico wc”.
La commissione valutatrice di questa fase era composta dai seguenti ingegneri: Francesco Capuano (direttore generale della Provincia), Eugenio Dragoni, Diego Maria Macrì, Tiziano Manfredini e Luigi Rovati (Università di Modena e Reggio).
La seconda fase. Dopo la scelta dei gruppi più meritevoli di attenzione, via alla formazione, che ha caratterizzato la seconda fase del progetto. Alla formazione, sulla base dei punteggi particolarmente elevati ottenuti, sono stati ammessi anche altri tre gruppi di lavoro: Francesco Bursi, Alessandro Barbieri, Raffaele Zanni e Michael Serri (business idea “sistema meccatronico per il controllo di attrezzi agromeccanici”); Giulia Ferretti e Erica Castagnetti (business idea “dispositivo per il riutilizzo dell’acqua del bagno”); Andrea Rossi e Alessandro Baklagis (business idea “macchine per il benessere fisico e recupero di energia elettrica”).
La formazione di questi giovani, durata circa un mese, è servita per accompagnare i gruppi di lavoro al momento della redazione del business plan, inteso come vero e proprio progetto imprenditoriale, quindi alla terza fase del Premio.

La terza fase. Infine, al termine del periodo di formazione, i quattro gruppi di lavoro vincitori della prima fase, sono stati invitati a presentare alla Provincia il progetto imprenditoriale vero e proprio. La commissione che ha valutato i lavori in questa ultima fase, ed assegnato dunque il premio finale, era costituita da due esperti, nominati in rappresentanza della Provincia, Livio Barnabò (presidente del Progetto Europa Regiones e amministratore delegato di PEGroup) e Giannino Zanichelli (presidente della Zapi group spa di Poviglio) e tre esperti indicati dall’Università di Modena e Reggio, Paolo Pavan e Riccardo Rubini (dipartimento di Scienze e metodi dell’ingegneria) e Massimiliano Granieri (responsabile Proprietà intellettuale e trasferimento tecnologico della fondazione Torino Wireless).

Alcuni dati statistici sui giovani che hanno partecipato. Dei 123 giovani che hanno partecipato al premio, divisi in 51 gruppi di lavoro, 59 provenivano dalla sede reggiana dell’Università di Modena e Reggio, mentre gli altri 64 dalla sede modenese. Dei 123 giovani, il 77 per cento sono maschi, il 23 per cento femmine. La loro età media era di 24 anni. I temi su cui si sono incentrate le 51 idee progettuali sono stati: sanità e sicurezza; elettronica; casa; ambiente e viabilità; meccanica e meccatronica; risparmio energetico; agricoltura; materiali e ambiente; innovazione aziendale; energie alternative; ITC (Innovazione Tecnologica).