La Ferrari ha raggiunto un accordo sul riassetto organizzativo con Fim e Uilm, mentre la Fiom non ha firmato. L’intesa estende il turno di notte a reparti della verniciatura e della fonderia, nei quali secondo la Fiom – l’organizzazione sindacale più rappresentativa nell’azienda – ci sono problemi di salute. Riguarda inoltre il piano ferie, la mensa e il saldo del premio di risultato.

La Fiom-Cgil giudica “grave” la decisione della direzione della Ferrari di firmare un accordo aziendale senza l’intera Rsu. E chiede che sui cambiamenti di orario si esprimano i lavoratori.
“Nei giorni scorsi alla Ferrari di Modena è stato raggiunto un accordo che non ha coinvolto la Rsu della Fiom – dice il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini – è un fatto grave che non ha precedenti nella storia delle relazioni sindacali in azienda e di cui è responsabile la direzione della Ferrari che, in questo modo, dà piena e immediata applicazione alla volontà già espressa dal presidente Montezemolo secondo cui si firma con chi ci sta e chi non si adegua va escluso”.
“Le materie affrontate nell’accordo vanno dalla mensa al piano ferie – prosegue – coinvolgendo anche il saldo del premio di risultato del 2007 e, in particolare, la modifica degli orari nelle aree della verniciatura e della fonderia, inserendo nella prima il turno di notte produttivo a regime pieno e nella seconda il turno notturno sfalsato”.
Rinaldini annuncia che domani e mercoledì si terranno alla Ferrari le assemblee di tutti i lavoratori “in cui la Fiom andrà a presentare le proprie valutazioni – aggiunge il leader delle tute blu della Cgil – in particolare, se sarà possibile far votare i lavoratori delle aree interessate sulle modifiche di orario. La Fiom si rimetterà alle loro valutazioni. In caso contrario, se si vorrà far votare sull’introduzione del turno notturno anche coloro che non sono interessati dal cambiamento di orario, coinvolgendo questi ultimi solo per fare passare un accordo in una logica di scambio improprio, la Fiom non si riterrà vincolata all’esito del voto”.