L’economica dell’Emilia Romagna è cresciuta nel 2007 a un ritmo analogo a quello dell’anno precedente: in base alle stime della Svimez il pil sarebbe aumentato del 2,1%, un dato lievemente superiore alla media italiana ma sensibilmente inferiore a quella dell’area euro. E’ quanto emerge dal rapporto della Banca d’Italia “L’economia dell’Emilia Romagna nell’anno 2007“, presentato oggi a Bologna.


Alla crescita avrebbero contribuito sia la domanda interna sia, soprattutto, quella estera. Il valore della produzione è ulteriormente aumentato, sostenuto dal forte rialzo dei prezzi; nell’industria manifatturiera si è avuta una crescita che ha interessato, con intensità diverse, tutti i rami produttivi, ad eccezione di quello tessile. Anche il mercato delle costruzioni – recita ancora il rapporto – ha continuato a crescere, ma a un tasso inferiore, a causa della flessione del settore delle opere pubbliche. Nel settore dei servizi, sono aumentate le vendite al dettaglio nel settore della grande distribuzione, mentre i consumi dei beni durevoli sono rimasti sostanzialmente stazionari. Prosegue l’incremento dei flussi turistici, soprattutto quelli provenienti dall’estero, e aumentano in maniera significativa le esportazioni, con un trend superiore a quello del commercio mondiale.
La crescita si riflette anche sul mercato del lavoro regionale, determinando un ulteriore calo del tasso di disoccupazione al 2,9%. Per quanto riguarda le famiglie, il rapporto registra una decelerazione dei mutui immobiliari e del credito al consumo bancario, che viene attribuito all’aumento dei tassi e a una maggiore prudenza delle banche dal punto di vista dell’offerta.

Un ulteriore dato – relativo però al periodo 1998-2006 – vede aumentati in misura rilevante le passività finanziarie totali e i mutui delle famiglie in rapporto al reddito disponibile.
Nonostante la crescita – sottolinea ancora il Rapporto – il dato dell’ indebitamento delle famiglie in Emilia Romagna risulta sostanzialmente in linea con il dato medio nazionale e rimane contenuto se valutato su scala internazionale. In generale, nel mercato del credito, i prestiti sono cresciuti a ritmi elevati, soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti alle imprese manifatturiere e alle costruzioni. Hanno infine mostrato segnali di indebolimento, nei primi mesi dell’anno, gli ordini alle impresse industriali, che vedono così proseguire una tendenza già iniziata nella seconda metà del 2007.