Secondo l’Istat nel primo trimestre del 2008 il valore delle esportazioni italiane ha registrato un incremento del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2007. La crescita delle esportazioni ha riguardato tutte le ripartizioni territoriali.

A livello regionale la crescita delle esportazioni
nel primo trimestre del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, ha interessato quasi tutte le regioni. Tra quelle che contribuiscono
maggiormente alle esportazioni nazionali, i maggiori incrementi delle vendite all’estero sono stati registrati da Lazio (piu’ 19,1%), Emilia-Romagna (piu’ 6,7%), Piemonte (piu’ 6,1 per
cento), Friuli-Venezia Giulia (piu’ 5,5%), Lombardia (piu’ 4,9%) e Toscana (piu’ 3,9%). Flessioni si sono, invece, rilevate per Marche, Valle d’Aosta e Campania.


L’analisi delle aree di sbocco delle esportazioni nel primo trimestre del 2008, rispetto al corrispondente periodo del 2007, mette in evidenza come la crescita delle esportazioni dell’area nord-occidentale, pari al 5,1 %, abbia interessato maggiormente i flussi verso i paesi extra-Ue (piu’ 10,8%). Per l’area extra Ue si sono registrate variazioni particolarmente
positive verso i paesi Mercosur, i paesi OPEC, gli Altri paesi europei e la Turchia, riduzioni invece si sono verificate per Giappone e paesi
EFTA.



Per quanto riguarda l’Ue (piu’ 1,8 per cento), in aumento sono risultate le esportazioni verso la Francia e il Regno Unito (piu’ 2 % per entrambi i paesi).



L’aumento delle esportazioni dell’Italia
nord-orientale (piu’ 4,5%) e’ dovuto principalmente alla crescita dei flussi diretti verso i paesi extra-Ue (piu’ 7,7%). Particolarmente dinamiche sono risultate le esportazioni verso Russia, Cina, Altri paesi europei, paesi Mercosur e Opec, flessioni invece si sono registrate verso Stati Uniti e Giappone. Le esportazioni verso i paesi Ue sono aumentate del 2,4%, particolarmente vivaci sono risultate quelle verso la Francia.



Nel primo trimestre 2008, considerando i settori che hanno contribuito maggiormente alle esportazioni nazionali, si rileva il buon andamento dei prodotti petroliferi raffinati (piu’ 29,7%), dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (piu’ 11,9%) e delle macchine e gli apparecchi meccanici (piu’ 10,6%).



Relativamente al primo settore, le regioni che
hanno fatto registrare i maggiori incrementi delle vendite dirette all’estero -considerando quelle maggiormente significative per il comparto- sono state Sardegna (piu’ 43,9 per cento), Lombardia (piu’ 42,3%), Sicilia (piu’ 20%) e Lazio (piu’ 17%). Le vendite all’estero di prodotti alimentari, bevande e tabacco sono state trainate da Veneto (piu’ 18 per cento), Campania (piu’ 16,9%), Lombardia (piu’ 12,2%), Emilia Romagna (piu’ 11,3%), e Piemonte (piu’ 8,1%).



Invece, flessioni significative sono state registrate, considerando le regioni con quote rilevanti nel comparto, da Friuli-Venezia Giulia e Puglia. Per le macchine e gli apparecchi meccanici, invece, le regioni che hanno determinato in misura maggiore
il buon andamento del settore sono state la Toscana (piu’ 28,5%), il Piemonte (piu’ 13,1 %), la Lombardia (piu’ 12,5%), il Veneto (piu’ 9,6%) e l’Emilia Romagna (piu’ 8,7%). Invece, flessioni significative sono state registrate, considerando le regioni con quote rilevanti nel comparto, da Lazio e Liguria.



Nel primo trimestre 2008, contrazioni nelle vendite nazionali sono state rilevate solo per il settore dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (meno 1,4%) e degli apparecchi elettrici e di precisione (meno 0,6%). Per il primo settore, al decremento delle esportazioni ha contribuito in maniera rilevante la diminuzione registrata da Veneto (meno 3,8%), Emilia Romagna (meno 3,6%) e Toscana (meno 3,3%). Invece, per gli apparecchi elettrici e di precisione le maggiori contrazioni sono state rilevate, considerando le regioni con le maggiori quote del comparto, da Lazio (meno 21,4%), Lombardia (meno 2%) e Piemonte (meno 1,3 %).