Si svolge a Villa Marchetti di Baggiovara l’evento conclusivo di Equal Sky, il progetto di iniziativa comunitaria che in provincia di Modena, ha affrontato il tema della marginalizzazione di fasce di lavoratori, della difficoltà nell’intercettazione dei bisogni formativi e della scarsa relazione tra cooperative sociali ed imprese profit, con l’obiettivo di sostenere l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese ai cambiamenti dell’economia e dell’organizzazione del lavoro.

L’incontro inizia alle ore 14.30 e, dopo i saluti di Liviano Ruoli, direttore di Modena Formazione, viene introdotto dalla project leader del progetto Sarah Olivero, cui segue la proiezione del video realizzato nel corso dell’attività proprio con l’intento di riassumere e divulgare finalità e caratteristiche del progetto.
Alle ore 15.30 è prevista una tavola rotonda sul tema “La formazione e l’inclusione sociale in provincia di Modena: una integrazione necessaria”, alla quale intervengono Silvia Facchini, assessore alla istruzione e formazione professionale della Provincia di Modena, Maurizio Guaitoli, assessore alla sanità, politiche sociali e famiglia della Provincia di Modena, Francesca Maletti, assessore alle politiche sociali del Comune di Modena, Susanna onettini, assessore ai servizi sociali del Comune di Sassuolo, Francesca Bergamini, responsabile del servizio programmazione e valutazione progetti della Regione Emilia-Romagna, Valerio Vignoli, direttore d’area istruzione, formazione, lavoro e politiche sociali della Provincia di Modena, Sabrina Tellini, responsabile area handicap adulti del Comune di Carpi, Rossana Boni della segreteria della Cisl di Modena e Massimo Bergonzini del Forum terzo settore.

“Alla luce dei risultati è possibile confermare la capacità innovativa di Equal Sky – dichiara il project-leader Sarajh Olivero – perché ha sperimentato l’efficacia di percorsi formativi personalizzati, capaci di valorizzare le competenze trasversali oltre che quelle professionali, spostando la centralità dell’intervento dal percorso al suo protagonista. Contestualmente ha saputo coinvolgere in modo operativo tutti i soggetti protagonisti del mercato del lavoro: istituzioni, imprese, imprese non profit, enti di formazione e associazioni di categoria, producendo nuove consapevolezze, generando processi e introducendo buone prassi”.

Rispetto all’obiettivo di un più stretto e organico rapporto fra formazione e imprese, fra economia sociale ed economia profit, per creare un “ponte” capace di non finire con Equal Sky, “non solo il ponte è stato gettato ma è già sufficientemente solido per continuare ad essere percorso anche dopo la conclusione del progetto. Equal Sky ha indicato nuove prospettive al collocamento obbligatorio, superando anche l’esternalizzazione di parti di lavorazione per praticare con successo in imprese profit l’inserimento di lavoratori disabili che operano in cooperative sociali. Questo significa affidare nuovi orizzonti all’impresa non-profit, che non è più soltanto il terminale del processo di inserimento lavorativo del disabile.

Ora l’impresa non-profit può costituire una fase di passaggio e di formazione per il lavoratore che si inserirà poi con soddisfazione nel settore profit, attraverso procedimenti personalizzati e sostenuti da forme di tutoraggio”.

Significativa è risultata inoltre in Equal Sky la partnership che ha coinvolto Modena Formazione, la Provincia di Modena, il Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena, Ial, Ceis, Cna, Cerform e Ifoa. La sperimentazione dei percorsi personalizzati ha stimolato alla complementarietà fra i partner.
“Se guardiamo a tre anni fa – conclude Sarah Olivero – quando il progetto è stato avviato, ci rendiamo conto di quanta strada sia stata fatta, in parte attribuibile anche Equal Sky che ha saputo leggere le esigenze del mercato del lavoro nella nostra provincia e ha sviluppato una serie di possibili risposte non facendosi influenzare dalla sicurezza di metodi e percorsi consolidati, ma tenendo la barra del timone dritta verso l’obiettivo. Questo ha costretto ha riscrivere i metodi, le relazioni, i ruoli di tutti i protagonisti del mondo del lavoro a Modena, ponendo molti interrogativi, suscitando dibattiti veri, come il forum svoltosi nell’ultimo incontro di maggio, nel quale si sono confrontati il Comune, la Provincia, la Regione, gli industriali, le piccole e medie imprese, l’Usl, il Consorzio delle cooperative sociali. Sono emerse identità di vedute, differenze, domande, prospettive, critiche, preoccupazioni che costituiscono nodi essenziali nel lavoro oggi, e quando i protagonisti si mettono in gioco vuole dire che siamo sulla strada giusta”.