Sono 1.294 i laureati disoccupati e i lavoratori dell’Emilia-Romagna che riceveranno l’assegno formativo finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per un totale di 4 milioni e 839 mila euro e che potranno frequentare corsi di alta formazione organizzati in tutto il Paese.

Sono in linea sul sito Alta Formazione in Rete e sul portale regionale FormAzione le graduatorie relative all’”Avviso per l´erogazione di assegni formativi (voucher) per l´accesso individuale ai corsi del catalogo interregionale dell´alta formazione”.
Il bando, approvato dalla Giunta regionale il giugno scorso, offriva l’opportunità ai residenti in Emilia-Romagna di richiedere un voucher dell’importo massimo di 5mila euro per partecipare ad uno dei percorsi di alta formazione presenti nel catalogo interregionale e sviluppati su tutto il territorio nazionale da organismi di formazione e università.
Al momento dell’approvazione la delibera aveva ricevuto una dotazione finanziaria complessiva di 4 milioni (2 milioni provenienti ex legge 236/93, 2 milioni da risorse del Fondo sociale europeo). Ma a fronte delle numerose richieste pervenute, la Giunta regionale ha deciso di stanziare ulteriori risorse: alla scadenza prevista per la candidatura, il 18 settembre, le domande pervenute e ammissibili a finanziamento sono state ben 1.851: 1.222 da parte di occupati o lavoratori coinvolti in processi di mobilità e 629 da parte di laureati disoccupati.
“L’elevato numero di candidature conferma la forte domanda di formazione espressa sia da occupati che da giovani laureati ed è un segnale importante della volontà delle persone di investire sulla qualificazione delle proprie competenze per essere più preparati all’ingresso nel mondo del lavoro o per qualificarne la permanenza – dice l’assessore regionale alla Formazione Paola Manzini. Considerato che l’investimento sulle competenze dei singoli rappresenta lo strumento sul quale la Regione ha scelto di investire per conseguire gli obiettivi di occupabilità e adattabilità delle persone e di sviluppo e di coesione del territorio, abbiamo deciso di stanziare nuove risorse”.

A chi vanno i voucher
Con un impegno totale di 2.394.465 mila euro del Fondo sociale europeo sono pertanto assegnati i voucher a tutti i 629 laureati disoccupati e ai primi 655 lavoratori in graduatoria per un importo di 2.445.374 mila euro con risorse provenienti dalla legge 236/93.
I 629 laureati disoccupati che hanno chiesto e ottenuto il voucher hanno un’età media di circa 30 anni, mentre il 68,8 per cento sono donne. Tali dati confermano la forte propensione delle laureate ad investire in formazione, anche tra coloro che hanno concluso gli studi universitari con i pieni voti (il 27,7% delle richiedenti).
I criteri utilizzati per definire le graduatorie per gli occupati hanno consentito di rispondere in particolare alla domanda dei lavoratori con contratti atipici, che sono stati il 43% dei richiedenti e 70% di coloro che si sono visti assegnare il voucher. I richiedenti occupati sono concentrati nella fascia d’età compresa tra i 31 e i 44 anni, e alta è la presenza femminile (il 58% dei richiedenti è donna, così come il 75,4% degli assegnatari).
Il catalogo on line è il risultato di un progetto interregionale finanziato dal Ministero del lavoro, che ha visto coinvolti oltre alla Regione Emilia-Romagna, anche le Regioni Abruzzo, Basilicata, Lazio, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto in qualità di capofila, impegnate sia nella costruzione del catalogo attraverso la selezione dell’offerta formativa, sia nella assegnazione dei voucher ai propri residenti.
L’adesione della Regione Emilia-Romagna al progetto – che per la prima volta ha previsto l’opportunità di richiedere un voucher per la frequenza di un’attività di formazione al di fuori del territorio regionale – ha avuto il duplice l’obiettivo di mettere a disposizione dei giovani e dei lavoratori emiliano-romagnoli un’offerta formativa interregionale a domanda individuale qualificata e articolata e di promuovere la mobilità dei propri residenti intenzionati a fare esperienze formative in altre regioni italiane e di giovani provenienti da altri territori interessati alle opportunità del sistema regionale e potenzialmente in grado di rispondere alle attese del sistema economico e produttivo locale.