Il decreto cosiddetto “milleproroghe” in discussione in Parlamento rischia di diventare «un grimaldello per ridurre le tutele dei lavoratori». Lancia l’allarme l’assessore provinciale al Lavoro Gianni Cavicchioli che proprio in questi giorni è impegnato nella campagna di comunicazione “Sicuro! E’ il mio lavoro” promossa da Provincia e Comune di Modena, Inail e Azienda Usl.


Il riferimento è all’emendamento proposto da due esponenti della Lega Nord per togliere l’obbligo della presenza del rappresentante della sicurezza nelle aziende con meno di 15 dipendenti. Proposta che rischia di entrare nel maxiemendamento in arrivo al Senato e quindi di diventare legge.

«Quando abbiamo avviato la campagna di comunicazione sul tema della sicurezza sul lavoro – ricorda Cavicchioli – abbiamo detto che uno degli obiettivi che volevamo perseguire era mantenere alta l’attenzione sul problema ed evitare che, nella situazione di crisi economica che le nostre aziende stanno attraversando, qualcuno potesse pensare di tagliare anche le risorse dedicate alla sicurezza e alla salute degli ambienti di lavoro. Non potevamo certo immaginare, però, che fosse proprio “il legislatore” ad avallare questa linea».

Per l’assessore provinciale, infatti, togliere l’obbligo della presenza di un rappresentante per la sicurezza nelle aziende con meno di 15 dipendenti «non ha niente a che fare con la semplificazione amministrativa: se questo fosse l’obiettivo bisognerebbe caso mai pensare di differenziare le norme sulla sicurezza in relazione alle attività svolte prevedendo obblighi minori per realtà di limitate dimensioni che svolgono attività a basso rischio, come uffici amministrativi e studi professionali. Non si può, invece, pensare – aggiunge Cavicchioli – che queste tutela possano essere attenuate in un’officina meccanica, piuttosto che in un magazzino logistico o in un laboratorio chimico a prescindere dalle dimensioni: prova ne sono le statistiche che riportano come sia proprio nelle piccole realtà che avviene il maggior numero di incidenti sul lavoro».