Sei imprenditori piacentini sono coinvolti nell’indagine della Procura di Cosenza su una presunta truffa alla Ue da 75 milioni che ha portato a vari arresti. Sono sospettati di aver attinto a soldi pubblici, per sei milioni, per costruire un opificio in Calabria.

Una manovra considerata illegale secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza che ha portato per i sei imprenditori piacentini a misure restrittive. Due agli arresti domiciliari, quattro sono ad obbligo di dimora. Hanno incarichi all’interno di una stessa ditta piacentina.