Arriva l’auto del futuro, una vettura-robot con un ‘cervello’ intelligente, tanto da gestirsi da sola e da poter arginare l’uomo che, con i suoi errori al volante, provoca il 93% per cento degli incidenti su strada, causa di 1,6 milioni di morti in tutta Europa dagli anni ’70 ad oggi.

Si chiama BraiVe (BrainDriveVehicle) e, grazie ad un sofisticato sistema di sensori e ad un’elettronica futuribile, è capace di avvertire il conducente distratto se c’e’ un ostacolo o un pedone sbucato all’improvviso. Ma BraiVe e’ anche un’auto capace quasi di fare a meno del conducente, un veicolo cioe’ che – anche con un guidatore addormentato – puo’ vedere e procedere in sicurezza nella nebbia, suonare il clacson in caso di ostacolo, ma anche sterzare, frenare e perfino inchiodare, se e’ il caso. Per gestire tutti questi sistemi l’auto-robot si affida a 10 telecamere, 3 laser a singolo piano, 1 laser a 4 piani, 16 fasci laser, Dgps e Imu, per la percezione dell’ambiente circostante e ad un sistema drive-by-wire con il quale il veicolo puo’ guidare autonomamente. BraiVe e’ stata realizzata dagli scienziati del VisLab dell’Universita’ di Parma guidati dall’ingegnere elettronico Alberto Broggi, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma. BraiVe è stata presentata al centro Congressi S. Elisabetta del Campus dell’Ateneo parmense dal Rettore dell’Universita’ di Parma, Gino Ferretti, e dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Carlo Gabbi.

Alla presentazione anche esponenti di Fiat, Ferrari, Iveco, Otomelara e Magneti Marelli. E a illustrare tutte le prodezze dell’auto-robot e’ il suo ‘papa” Alberto Broggi, capo del progetto Argo, pietra miliare nella storia della robotica veicolare mondiale.”BraiVe è un progetto di assoluta eccellenza” sottolinea all’ADNKRONOS il rettore dell’Universita’ di Parma, Gino Ferretti. “Per questo progetto -continua- abbiamo contatti con gli Stati Uniti dove abbiamo partecipato anche alla ‘gara di corsa’ di veicoli robot per lo spazio indetta dalla Nasa, concludendo con soddisfazione il percorso con il nostro Terramax del VisLab”. “Il Progetto di veicoli-robot del VisLab -aggiunge il Rettore- ha riscosso l’interessamento del Pentagono e la Caterpillar ci ha proposto di aprire un laboratorio negli Usa, ma abbiamo preferito sviluppare le ricerche a Parma, pur mantenendo la collaborazione internazionale”.

“Ora – conclude Ferretti – con Caterpillar stiamo anche studiando veicoli senza pilota per ambienti ostili e a rischio per l’uomo, come le miniere”. “Questa tecnologia – afferma il papa’ di BraiVe, Alberto Broggi – aprira’ una nuova era per la guida. Basti pensare che l’auto e’ stata inventata 100 anni fa e da allora l’unico sviluppo tecnologico vero e’ stato solo nel campo del comfort e di alcune prestazioni meccaniche. Questo progetto vuole invece compiere un ‘salto generazionale’ nella tecnologia di guida”. Ed un salto lo compie proprio a Parma. “Il primo passo della nuova auto-robot -spiega Broggi- e’ montare a bordo di un veicolo un nuovo sistema di percezione composto da sensori molto avanzati che capiscono se c’e’ una situazione di pericolo e avvertono il guidatore perche’ possa intervenire. Ma questo sistema intelligente sara’ in grado di fare anche piu’. Se il guidatore e’ distratto, come spesso avviene in caso di incidente, infatti, il sistema intelligente potra’ entrare in azione e fermare la macchina, suonare il clacson e, se serve, sterzare rapidamente. E cosi’ una normale macchina diventa intelligente”.
Ma a BraiVe bastera forse “appena un anno” per aumentare le sue capacita’, assicura Broggi. “In un futuro molto prossimo -dice- si emancipera’ ancora di piu’ e sostituira’ il guidatore. Questo sistema, infatti, va a rivoluzionare completamente la tecnica di guida: il veicolo vede da solo, guida da solo, gestisce da solo la macchina. Con questi sistemi montati a bordo di tutte le auto, anche il concetto di treno potra’ cambiare”.
“Veicoli cosi’ attrezzati, infatti, -continua Broggi- saranno capaci di dialogare fra loro, di incolonnarsi sulle autostrade in estrema sicurezza, informando gli altri quando svoltare, quando fermarsi, quando inchiodarsi perche’ ci sono ostacoli nella nebbia. Penso agli incidenti a catena, ai morti”. Un’auto cosi’ pero’ puo’ risolvere anche parecchi problemi in citta’. “Per esempio ci potra’ accompagnare a cinema o lasciarci al centro a fare compere e andarsene a parcheggiare nel garage di casa” assicura il capo del VisLab. Che sui tempi per l’auto-robot taglia corto: “In 15 anni ci siamo”. Per realizzare il progetto di auto-robot, il team di Broggi ha ricevuto un finanziamento di un milione e 800 mila euro dall’European Research Council (Erc), un finanziamento ben cospicuo mirato ad un progetto di ricerca italiano nel settore della sicurezza stradale. L’obiettivo della Comunita’ europea, attraverso gli Erc Advanced Grant, infatti, e’ di promuovere ricerche di elevato interesse scientifico e strategico su temi proposti dai ricercatori stessi, questi ultimi selezionati in base alla loro leadership di oltre 10 anni nel proprio settore di ricerca.li lavoriamo con il Dipartimento della Difesa”.”Ma il nuovo progetto -sottolinea- punta piu’ in alto”. Il progetto di Broggi finanziato dall’Erc ha dunque l’obiettivo di sviluppare nuovi sistemi di percezione dell’ambiente per dotare 3 nuovi veicoli del VisLab di guida automatica. Al progetto lavorera’ il team dei 14 ricercatori del VisLab dell’Universita’ di Parma, un gruppo di ricercatori di eta’ media di 30 anni, cui si aggiungeranno altri 6 nuovi ricercatori. Il finanziamento dell’Erc, inoltre, conclude Broggi, “permettera’ al VisLab di anticipare gli interessi industriali, per essere pronto ad offrire il suo know-how nel momento in cui l’applicazione delle tecnologie sara’ di diretto interesse per le aziende”.

Fonte Adnkronos