L’Atc di Bologna ha avanzato ricorso al Tar chiedendo la sospensione degli effetti della gara per il 49% di Atcm, l’azienda di trasporto locale modenese. La gara è stata vinta da una cordata composta da Ratp, la società pubblica francese che gestisce il Metro, la Fer, l’azienda controllata dalla Regione Emilia-Romagna, la Compagnia Toscana Trasporti Srl e la Nuova Mobilità Scarl con un’offerta economica di 10,2 milioni contro quella di sette presentata da Atc.

Il progetto di integrazione dei servizi di territori provinciali contigui, elaborato da tempo da Atc – si legge in un comunicato stampa – prevedeva, in origine, l’unificazione della gestione dei trasporti pubblici delle province di Bologna, Modena e Ferrara, un bacino complessivo d’utenza potenziale di quasi due milioni di persone residenti.
A Modena – dove fu deciso di non seguire il progetto poi portato a compimento dalle aziende di Bologna e Ferrara – nel 2008 gli Enti Locali proprietari di Atcm bandirono una gara per l’individuazione di un partner in grado di acquisire, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale, il 49% di Atcm, società che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale nel bacino urbano ed extraurbano modenese con un contratto di servizio fino al 31 dicembre 2011.
Al vincitore della gara veniva attribuita la gestione operativa della Società, riservandogli la nomina dell’Amministratore Delegato.
Atc, su mandato dei propri Soci, aveva formulato un’offerta tecnica ed economica.

Oggi, Atc, dopo aver attentamente esaminato i possibili profili di illegittimità presenti nella gara, nella sua procedura e documentazione, e nelle caratteristiche dei partecipanti, ha proposto ricorso notificandolo ai principali Soci di Atcm(Provincia e Comune di Modena), all’Agenzia per la mobilità AMO, stazione appaltante, e a tutti i membri della cordata a cui è stata aggiudicata la gara (la Società pubblica francese RATP, la FER, Azienda controllata dalla Regione Emilia-Romagna, la Compagnia Toscana Trasporti Srl e la Nuova Mobilita’ Scarl).

L’importanza e il peso dei profili d’impugnazione – conclude la nota – sono tali da rendere Atc certa che essi verranno, con tempestività, presi in considerazione dalla Magistratura di competenza e che produrranno la sospensione degli effetti dell’aggiudicazione.