E’ stato licenziato ieri, al rientro dal periodo di malattia, l’ultimo dei cinque lavoratori che la direzione aziendale dell’Automatic Toys di Modena
aveva deciso unilateralmente di licenziare per ristrutturazione e crisi. I licenziamenti erano stati denunciati dalla Fiom/Cgil già nelle scorse
settimane criticando l’atteggiamento intransigente dell’azienda che si era rifiutata di siglare il precedente accordo sulla mobilità proposto dal Sindacato.


Oggi, anche questo lavoratore, m.a., immigrato, 40 anni, 4 figli e una moglie a carico, l’affitto da pagare, si ritrova in una situazione disperata con nessuna prospettiva nell’immediato di trovare un’altra occupazione.

Come dimostra il caso di questi lavoratori, vi sono nella nostra provincia aziende che non si preoccupano in alcun modo delle condizioni dei
lavoratori, scaricano i costi della crisi sui lavoratori e disattendono lo stesso accordo regionale, il “Patto per attraversare la crisi”, firmato una settimana fa tra parti datoriali e sindacati che prevede il ricorso a tutti
i possibili ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti in caso di crisi.