lavoro_2Ascom Bologna denuncia la grave situazione che si sta verificando per i lavoratori delle piccole e medie imprese del territorio per effetto della crisi economica.

Fra i primi in Italia, avevamo accolto l’invito a raggiungere accordi sindacali che dedicassero le risorse economiche degli Enti Bilaterali, per integrare il reddito dei lavoratori sospesi per crisi. In considerazione dell’importanza dell’obiettivo e convinti che fosse fondamentale supportare le imprese e i lavoratori in questo particolare momento storico, abbiamo messo da parte riserve e dubbi e abbiamo destinato fondi per fare in modo che decollasse tempestivamente la rete di nuovi ammortizzatori sociali.

Inizialmente anche l’Inps aveva dato seguito all’invito di erogare tempestivamente le indennità previste in caso di sospensione del rapporto di lavoro, accantonando riserve di taglio burocratico. Sembrava che finalmente si fosse riconosciuta l’importanza di dare risposte pronte a adeguate per chi sta subendo direttamente le conseguenze della crisi nell’azienda in cui lavora.

Recentemente, invece, sono state emanate dall’Inps istruzioni operative di sospendere i pagamenti di disoccupazione ai lavoratori sospesi per crisi, in attesa del perfezionamento di atti amministrativi che poco importano ai lavoratori e alle imprese che, nel frattempo, hanno firmato accordi di sospensione del rapporto di lavoro nella convinzione che il reddito da lavoro sarebbe stato sostituito dall’indennità di disoccupazione con pagamenti tempestivi.

Non crediamo sia ammissibile che per complicazioni burocratiche e per gravi ritardi amministrativi si possa anche solo pensare di sospendere l’erogazione dei trattamenti dell’indennità di disoccupazione. Tale situazione infatti, oltre a comportare inevitabili difficoltà finanziarie alle famiglie, compromette pesantemente gli sforzi fatti nel nostro territorio di trovare soluzioni, anche temporanee, alternative ai licenziamenti salvaguardando l’occupazione ed evitando di disperdere il patrimonio di professionalità esistente nelle aziende.

L’unico effetto di tale incredibile situazione sarà quello di creare ulteriori motivi di disagio e di allarme sociale, con il rischio di incrinare l’equilibrio che era stato raggiunto dopo che Ascom Bologna e le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori avevano individuato insieme nuovi strumenti per integrare il reddito dei lavoratori sospesi.

Richiediamo pertanto un intervento immediato del Ministero del Lavoro che, agendo sulla Direzione Generale dell’Inps, modifichi le istruzioni operative della Direzione Regionale dell’Inps e risolva situazione. Evidenziamo che, in caso di mancato sblocco, le piccole aziende in crisi non avranno altra strada che quella della risoluzione dei rapporti di lavoro e della impossibilità, per i lavoratori, di avvalersi degli ammortizzatori sociali in deroga.

Enrico Postacchini – Presidente Ascom Bologna