francesco_ducaleE’ arrivato questa mattina intorno alle 11.30 a Sassuolo ed è stato esposto presso la Camera dei Medaglioni di Palazzo Ducale, il ritratto di Francesco I d’Este, l’opera eseguita da Diego Velàzquez fra il 1638 e il 1639, su commissione di Filippo IV di Spagna, iniziandolo in occasione del soggiorno spagnolo del duca di Modena, dalla fine di agosto al 30 ottobre del 1638, e lavorandovi ancora nel marzo del 1639.

Il dipinto, di altissima qualità, raffigura Francesco I d’Este – duca dal 1629 al 1658 nonché promotore dell’avvio della trasformazione del castello di Sassuolo in sontuosa “Delizia” di villeggiatura – con il collare del Toson d’Oro che pende sull’armatura, sotto la sciarpa rosso carminio di comandante militare.

La presenza del duca è vitale, quasi spavalda, e pare mostrare una riflessione dell’artista sulla poetica di Tiziano e sui personaggi da lui consegnati alla storia.

Neoveneto è anche il punto di stile che, con un tocco che pare affinarsi soltanto nel volto, lasciando a rapidi tocchi densi di materia pittorica il compito di definire il resto della composizione, illumina riguardo agli studi condotti da Velázquez non solo sui modelli di Tiziano, ma anche su quelli, accesi di bagliori di luce, di Tintoretto.

“Si tratta di un evento culturale senza precedenti per la nostra città – afferma il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – per il quale ringrazio il Soprintendente Scalini, che ha saputo mantenere fede alla promessa, e il Ministero dei Beni Culturali.

Il Palazzo Ducale di Sassuolo, in se, è un’inestimabile opera d’arte che merita di essere conosciuta e valorizzata in tutto il mondo: se il buongiorno lo si vede dal mattino credo che, grazie all’impareggiabile collaborazione con la Soprintendenza, riusciremo in breve tempo nel nostro proposito comune”.

Il Soprintendente ha confermato nel pomeriggio che a Palazzo arriveranno altre importanti opere, due Salvator Rosa, un Guercino e altre che per collocazione ben si sposano con la Reggia estense di Sassuolo.

Per tutti coloro che vorranno vedere coi loro occhi il ritratto di Francesco I a Palazzo Ducale, le visite sono possibili il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. E’ possibile prenotare visite guidate o visite negli altri giorni della settimana (per gruppi) presso lo Iat comunale allo 0536/1844853.

Il Palazzo Ducale resterà aperto alle visite anche in agosto.

 

Breve approfondimento storico dell’opera.

Il ritratto di Francesco I d’Este è descritto nell’Inventario del 1663 presso il casino del Soprintendente ducale, e non apparteneva al percorso della Galleria delle Pitture; neppure è citata negli Inventari dei principi d’Este e nella Descrizione della Galleria del Gherardi in data 1744.

Il Ritratto riemerge nel 1843 quando Francesco IV d’Austria Este lo acquista per l’Accademia di Belle Arti con altri dipinti dal conte Paolo Cassoli Lorenzotti, discendente di Rocco Lorenzotti (m. 1694), segretario del duca Francesco II verso la fine del Seicento. Adolfo Venturi, nel 1882, ipotizzava che il Ritratto fosse stato acquistato dal Lorenzotti per la propria raccolta, perdendosene poi l’attribuzione e l’identità del ritrattato.

Nel 1854, all’apertura al pubblico della Galleria Estense, il dipinto non compare nel percorso di visita, entrando a farne parte soltanto nella seconda metà dell’Ottocento.

È forse importante ricordare che al pittore, in visita alla corte modenese, attorno al 1650, non fu consentito visitare la Galleria delle Pitture del duca, per paura che ne chiedesse qualcuna per il sovrano spagnolo, e fu quindi “dirottato” in visita proprio al cantiere del Palazzo Ducale di Sassuolo. Qui, sbalordito dalle quadrature architettoniche di Angelo Michele Colonna e di Agostino Mitelli, convinse i due pittori bolognesi a seguirlo al servizio del sovrano spagnolo.

Se è quindi vero che il dipinto si è oramai storicizzato entro il sistema della Galleria Estense, è indubbio che abbia anche alcuni punti di contatto col Palazzo Ducale di Sassuolo, sia per l’effigiato, committente di importanti opere riguardanti il Palazzo stesso, sia per l’autore, che a Sassuolo venne effettivamente in visita.

Il Palazzo Ducale di Sassuolo, tra l’altro, è la sola reggia estense agevolmente accessibile quale realtà museale aperta al pubblico, essendo quello di Modena utilizzato dall’Accademia Militare.

Inoltre, la “vocazione” di galleria dinastica di Sassuolo è espressa nella Sala della Fama o dei Cavalli dell’Appartamento Stuccato, con i principi estensi e lo stesso Francesco I, e nella Sala dei Verdi o dei Medaglioni dell’Appartamento della Duchessa, con gli ovali raffiguranti i personaggi della famiglia ducale e il grande dipinto di Nicolas Regnier – testimoniato a Sassuolo negli inventari antichi – rappresentante lo stesso Francesco I assieme alla moglie Maria Farnese e i piccoli principi Alfonso e Isabella.