lavoroVenticinque mila lavoratori in Cassa integrazione, 10 mila i disoccupati e quasi 500 le aziende in crisi: questa la fotografia dell’economia reggiana ad oggi, profondamente segnata dalla crisi, e questi i dati sul tavolo dell’Unità provinciale anticrisi che si è riunita ieri mattina nella Sala del Consiglio Provinciale. A presiedere l’incontro – il primo dall’insediamento della nuova Giunta di Palazzo Allende e dei nuovi amministratori nei Comuni – la presidente della Provincia Sonia Masini, che continuerà a seguire personalmente le iniziative di contrasto alla crisi economica. La Provincia nei mesi scorsi ha infatti messo in campo importanti strumenti destinati sia a sostenere nell’immediato i lavoratori di aziende in crisi, come l’accordo sottoscritto con sette banche presenti sul territorio reggiano per l’anticipazione della Cassa integrazione straordinaria, sia azioni volte a riqualificare chi ha perso il posto di lavoro. Cioè la formazione professionale come elemento chiave per sostenere il rilancio delle attività produttive, insieme a investimenti per la nascita di nuove imprese soprattutto giovanili e femminili: “Stiamo lavorando anche sul credito – ha detto la presidente Masini – perché riteniamo che le istituzioni debbano accompagnare l’imprenditoria in questa fase difficile, con azioni concrete. C’è bisogno di una fase economica, Reggio Emilia deve riuscire a ripensare il proprio sistema produttivo alla luce di ciò che è accaduto e sta accadendo nel resto del mondo. Le risorse umane e le intelligenze non ci mancano, dobbiamo però coordinare gli interventi”. La presidente Masini ha anche sottolineato che “in un momento di crisi come questo, dove vediamo famiglie che non arrivano alla fine del mese, le istituzioni sono tenute a dare il buon esempio”. In questa direzione “va la razionalizzazione in corso dell’organizzazione interna all’ente e che è la logica conseguenza anche della riduzione degli assessorati” ha commentato la presidente della Provincia.

Imprese, lavoratori, ma anche famiglie in forte difficoltà: sono questi dunque i destinatari delle diverse iniziative messe in campo dalla Provincia in questi mesi e riepilogate dalla presidente Masini nel corso dell’incontro di stamattina, di fronte anche a molti nuovi amministratori che siedono ora al Tavolo anticrisi, insieme alle forze economiche e sociali del territorio.

Gli interventi di Palazzo Allende sono peraltro illustrati nel dettaglio sul sito attivato dalla Provincia: Reggio batte la crisi. Esiste poi un numero verde anticrisi 800.513.822 a cui è possibile telefonare per ottenere informazioni più precise, rispetto alle diverse situazioni in cui ci si trova. “Questo tipo di contatto ci serve ad avere anche la percezione concreta della situazione dei destinatari dei nostri interventi – ha spiegato la presidente Masini – Aprire un canale diretto con i cittadini in questa fase è di fondamentale importanza. Esistono diversi sportelli con diverse funzioni, dai sindacati ai servizi sociali dei Comuni, ma ritengo che un ulteriore lavoro utile potrebbe essere un coordinamento anche su questo fronte. L’importante ora è che chi è in una situazione di bisogno trovi nelle istituzioni un interlocutore adeguato e preparato”. La presidente Masini a questo proposito ha anche voluto richiamare come “sia purtroppo evidente che in situazioni di crisi cresce anche il disagio psicologico delle persone. Anche di questo dovremo occuparci al più presto, le persone non devono essere lasciate sole. Chi perde il lavoro vive un evento traumatico e con lui o lei, l’intera famiglia. La crisi nei prossimi mesi si aggraverà e dobbiamo essere preparati anche per questo genere di problematiche che magari non sono traducibili in cifre, ma non per questo sono meno importanti”.

La presidente Masini ha infine fatto presente: “Non possiamo però continuare a fare tutto da soli, gli sforzi che gli enti locali stanno facendo sono notevoli, ma non è pensabile che il Governo continui a essere latitante in questo modo, limitandosi a dire alla gente di non avere paura. Queste non sono risposte alla crisi. Ciò che serve è una precisa riforma degli ammortizzatori sociali ed una maggiore concretezza nel rapporto con il sistema bancario che consenta credito certo e rapido alle imprese”. Nel corso dell’incontro sono intervenuti diversi sindaci e assessori dei Comuni della provincia che hanno nuovamente posto la questione del Patto di stabilità, “che vincola risorse impedendo che queste vengano messe in circolo a favore del territorio” ed hanno proposto una azione politica collettiva.