claudio_mattielloLe segreterie provinciali di Fim-Cisl e Uilm-Uil di Modena esprimono soddisfazione per l’esito della consultazione, conclusa ieri, sulla piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici. Ha votato a favore l’89 per cento dei lavoratori modenesi coinvolti, a fronte di un 6,5 per cento di NO e del 4,5 per cento di schede bianche o nulle.

«Il voto ha registrato un’alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici iscritti alle nostre organizzazioni – commentano i segretari provinciali della Fim Claudio Mattiello e della Uilm William Manfredini – I risultati confermano ancora una volta che le nostre scelte, seppur separate da quelle della Fiom-Cgil, ottengono un consenso ampio tra i nostri iscritti».

Nel frattempo si stanno ultimando le votazioni anche nel resto d’Italia; in caso di approvazione della piattaforma potranno partire le trattative con Federmeccanica sul rinnovo del contratto nazionale del settore metalmeccanico. Ricordiamo che la proposta di Fim e Uilm prevede una richiesta di aumento economico, con l’applicazione delle nuove regole sul modello contrattuale, pari a 113 euro mensili al quinto livello (97 euro al terzo livello) sui minimi tabellari, a cui si aggiungono altri 30 euro per i lavoratori delle aziende che non hanno la contrattazione integrativa. In materia di mercato del lavoro la piattaforma contiene la richiesta di percorsi certi di stabilizzazione dei contratti a tempo determinato/interinali e la diminuzione della durata massima di impiego di tali contratti. Novità sono previste anche in materia di sicurezza, con l’ampliamento dei poteri di intervento degli Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza).

 I metalmeccanici Cisl e Uil chiedono anche di alzare dall’attuale 1,20 per cento all’1,70 la quota a carico delle aziende per il Fondo Cometa (previdenza integrativa). In materia di relazioni sindacali, infine, la piattaforma valorizza il protagonismo del ruolo delle Rsu nell’ambito della contrattazione di tutte le materie a livello aziendale e chiede l’istituzione di una commissione che approfondisca il tema della partecipazione dei lavoratori all’indirizzo, controllo e gestione delle imprese.