lavoroSi è conclusa con un accordo siglato ieri sera in Provincia, con la mediazione dell’assessore provinciale alle Attività produttive Graziano Prantoni, la delicata fase del confronto tra le organizzazioni sindacali e l’azienda Fini Compressori SpA che per settimane ha coinvolto le parti e le Istituzioni del territorio al Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo esistente.

L’azienda, che nell’ottobre scorso aveva proceduto a una razionalizzazione delle attività con il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 12 mesi per 110 lavoratori su 236, aveva poi denunciato nei mesi successivi l’aggravamento della crisi di mercato con pesanti ripercussioni sul proprio andamento economico e finanziario. La situazione era precipitata quando, nelle ultime settimane, la proprietà aziendale aveva informato i sindacati, la Provincia e il Comune di Zola Predosa che i tentativi di trovare un partner industriale non erano andati a buon fine, e che avrebbe pertanto proceduto unilateralmente con un piano di risanamento del debito (previsto dall’articolo 67 della nuova legge fallimentare), già approvato dai creditori, che prevedeva anche la cessazione di parte dell’attività produttiva con la relativa chiusura dei reparti dedicati alla produzione e alla vendita dei compressori di largo consumo. Un ridimensionamento, questo, che determinava un esubero di personale quantificabile in ben 116 unità. Una doccia fredda per i lavoratori, che sono già in cassa integrazione.

Al Tavolo di salvaguardia della Provincia si è riusciti ad evitare la mobilità dei lavoratori, la rottura delle trattative e si sono poste le basi per il proseguimento del confronto tra le parti all’inizio di settembre. Con l’accordo raggiunto ieri, inoltre, a fronte della disponibilità dichiarata dalle Organizzazioni sindacali a rivedere l’attuale piano di rotazione della cassa integrazione e tenendo conto delle mutate esigenze organizzative e produttive dell’azienda, la Fini Compressori SpA si impegna ad individuare un percorso, condiviso anche con le Istituzioni, per garantire ai lavoratori tutti gli ammortizzatori sociali attivabili e concordare le modalità della loro applicazione.

Le parti hanno espresso ampio riconoscimento per l’importante ruolo svolto dalla Provincia e dal Comune di Zola Predosa e si sono impegnate ad incontrarsi nuovamente al Tavolo di salvaguardia in Provincia per proseguire il confronto.

L’assessore Prantoni ha commentato: “Sono soddisfatto di questo primo risultato in una trattativa che si presentava inizialmente molto difficile, ma dove fin qui ha prevalso il buon senso. La Fini è un’azienda storica del nostro territorio e mantenere l’attività, anche se limitata, è importante perché permetterà la ripresa, una volta usciti dalla crisi di mercato. Credo inoltre che il Tavolo di salvaguardia potrà garantire un confronto costruttivo fra le parti con la finalità di salvaguardare nel limite del possibile l’attività produttiva e i posti di lavoro”.