lavoro_1Il Comitato Unitario delle Professioni denuncia la mancanza di ammortizzatori sociali, la stretta sul credito, l’aumento di oneri burocratici. Il CUP annuncia la creazione di un osservatorio economico per formulare proposte e favorire accordi con gli operatori economici e le pubbliche amministrazioni modenesi.

La crisi economica non colpisce solo la grande industria: anche migliaia di professionisti che operano nel territorio modenese vedono minacciato il proprio impiego e quello di centinaia di loro collaboratori a causa della mancanza di ammortizzatori sociali, della stretta sul credito e dell’aumento di oneri burocratici. Le professioni subiscono al pari delle imprese cui sono equiparate l’impatto della crisi senza potere beneficiare, però, delle stesse agevolazioni previste da leggi ordinarie e straordinarie.

La denuncia arriva dal C.U.P (Comitato Unitario delle Professioni) di Modena che coordina le attività di 15 Ordini Professionali modenesi: Agronomi, Architetti, Avvocati, Chimici, Commercialisti, Consulenti del Lavoro, Farmacisti, Geologi, Geometri, Infermieri, Ingegneri, Notai, Medici, Periti Agrari, Periti Industriali, Veterinari.

“Le professioni intellettuali” definite dal Codice Civile, devono essere considerate quali ogni altra forma di lavoro ai sensi dell’Art. 35 della Costituzione: “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Il capitale intellettuale offerto dal mondo delle professioni, la sua capacità di essere il motore del mondo dei servizi e dell’impresa e lo rende uno dei fattori principali di competitività dell’economia italiana, anche in virtù del PIL prodotto,

Tra la tutela di diritti individuali e il perseguimento di interessi generali sia nel campo degli incarichi di servizio pubblico sia nell’interfaccia fra interessi privati e interessi pubblici, le professioni sono esplicitazione pratica del principio di sussidiarietà orizzontale ed elemento fondamentale per gli assetti socio-economici ed organizzativi del Paese, nella comprensione dell’utilità del perseguimento degli interessi collettivi da parte di ogni individuo o soggetto sociale.

In un momento di crisi come quello attuale – sottolinea l’Ingegner Pietro Balugani, presidente del C.U.P. di Modena – i liberi professionisti soffrono al pari delle altre categorie di lavoratori il momento di deflazione e recessione globale, subiscono la stretta creditizia ed i conseguenti oneri, rispondendone economicamente in prima persona trovandosi, in certi casi, nell’ impossibilità di proseguire la loro attività.

Alla luce delle considerazioni fin qui espresse i presidenti degli Ordini Professionali della Provincia di Modena, riunitisi in assemblea, hanno deciso di dare mandato al C.U.P. – Comitato Unitario delle Professioni, l’istituzione di un osservatorio economico che porti alla formulazione proposte programmatiche/economiche finalizzato a favorire accordi tra il mondo delle professioni intellettuali, gli operatori economici e le pubbliche amministrazioni della provincia di Modena.